Meloni, stop all'incontro con Macron: "Subito le scuse"
Neanche un mese e mezzo dopo il primo bilaterale tra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni a Bruxelles, che aveva aperto al disgelo dopo settimane di tensioni e incomprensioni, è di nuovo crisi diplomatica tra Italia e Francia. A dare fuoco alle polveri è stato il ministro dell’Interno Gerald Darmanin, che, parlando a Rmc, ha accusato il nostro presidente del Consiglio di essere "incapace di risolvere i problemi migratori". Immediata è stata la reazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che era atteso ieri sera 4 maggio a Parigi per un incontro, in agenda da tempo, con la collega Catherine Colonna, che ha annullato. Prima ha fatto trapelare che la missione era a rischio, "in mancanza di un chiarimento deciso e definitivo". Poi ha definito "inaccettabili" le parole di Darmanin, "una pugnalata alle spalle".
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A stretto giro è arrivata una nota del ministero degli Esteri francese, che ha provato a ricucire, ribadendo come "la relazione tra Francia e Italia si basa sul rispetto reciproco" che "questo è lo spirito del Trattato del Quirinale". Ma al titolare della Farnesina, che per tutto il tempo si è coordinato con Palazzo Chigi, non è bastato e su Twitter ha poi annunciato: "Non andrò a Parigi per il previsto incontro con Colonna. Le offese al governo ed all’Italia pronunciate del ministro Darmanin sono inaccettabili".
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L'incontro - saltato - di Tajani e Colonna avrebbe dovuto preparare la visita a breve di Giorgia Meloni all'Eliseo. Una visita che non ci sarà. È stata al momento congelata. Meloni, infatti, secondo quanto riporta La Stampa in un retroscena, vuole le scuse, "ora, subito". Palazzo Chigi non diffonde alcuna nota ufficiale. Il presidente del Consiglio "vuole che siano i suoi ministri e i partiti di maggioranza a incaricarsi di rispondere agli attacchi di Darmanin". E così infatti fanno Salvini e Crosetto.
Tajani invece continuerà a mediare nel tentativo di distendere le relazioni e portare i francesi a un tavolo sui migranti in Nordafrica dove "le responsabilità di Parigi sono alte". Altroché Italia "incapace"...