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Iolanda Apostolico, Verdi contro il Viminale: "Centrale di dossieraggio?". Esposto contro Salvini

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Angelo Bonelli Filiberto Zaratti hanno depositato un esposto in procura a Roma contro il video pubblicato nei giorni scorsi sui social da Matteo Salvini. L'esposto dei due deputati di Avs riguarda, nello specifico, il video sulla giudice Iolanda Apostolico, affinché la procura "verifichi se vi sia stata violazione dell'art.326 del codice penale, chiedendo di perseguire i soggetti che ne dovessero risultare responsabili, e per tutti quei reati che nei fatti esposti dovessero essere ravvisati". Ad annunciarlo è stato lo stesso Bonelli in un comunicato. L'articolo 326 del codice penale persegue la diffusione di notizie che devono rimanere segrete da parte di un pubblico ufficiale.

"Se fosse confermato che il video pubblicato dal sen. Matteo Salvini sia materiale proveniente dagli uffici della Polizia di Stato, ci troveremmo di fronte ad un caso di rilevante gravità - ha commentato Bonelli -. Un video di oltre 5 anni fa viene riesumato non ai fini di evidenziare reati, perché se così fosse avrebbero dovuto essere perseguiti d'ufficio 5 anni fa, e nessun reato è stato commesso in quella manifestazione, ma per diventare strumento in mano al segretario nazionale della Lega Matteo Salvini, con lo scopo di alimentare uno scontro politico contro le decisioni assunte della magistratura e contro una parte delle forze politiche di opposizione".

 

 

 

Il leader dei Verdi, poi, ha aggiunto: "I video e i verbali della Digos della Polizia di Stato non sono pubblici e sono sottoposti al segreto amministrativo e pertanto non sono accessibili a nessuno e tantomeno ad un ministro della Repubblica italiana. Qualcuno ci spiega come sia possibile che, a distanza di 5 anni, si riesca ad individuare in un video la presenza di una persona, che non ha precedenti penali, in una manifestazione?". A seguire, l'ipotesi dell'esistenza al Viminale di una banca dati che cataloga i video di cittadini che prendono parte a eventi pubblici: "Esiste presso il ministero degli Interni una banca dati che cataloga i cittadini, anche incensurati, che hanno partecipato a manifestazioni o eventi, e che uso viene fatto di questi dati? Chi ha autorizzato l'eventuale consegna del video all'On. Matteo Salvini?".

 

 

 

Il deputato, infine, ha chiosato con tono allarmistico: "C'è un clima che non ci piace, con un uso di atti riservati dello Stato da parte di esponenti del governo per alimentare uno scontro politico nel paese. È capitato anche con la vicenda del sottosegretario Delmastro. Se fosse confermata la provenienza del video dalla Polizia di Stato sarebbe un fatto di una gravità inaudita".

 

 

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