Che fare a destra

Sardegna, cosa cambia per il governo e perché ora serve una svolta

Il risultato del voto alle regionali impone una riflessione perché "peggiore della campagna elettorale del centrodestra in Sardegna c’è stata solo la giornata post -elettorale". "Non si tratta qui – non ne abbiamo alcun titolo e meno che mai la vocazione – di distribuire colpe o responsabilità, odi determinarne furbescamente il dosaggio", scrive Daniele Capezzone su Libero. "In termini costruttivi, semmai, c’è da invitare tutti ad avere la massima considerazione possibile di un elettorato di centrodestra che è molto più unito dei suoi gruppi dirigenti. Gli elettori di Fdi-Lega-Fi hanno ciascuno una propria preferenza, ovvio: altrimenti ci sarebbe un partito unico. Ma – ecco il punto – tra loro quegli elettori non si detestano affatto: anzi, sono unitissimi su alcuni punti fermi, a partire dalle tre questioni cruciali (tasse, sicurezza, immigrazione)". E "ora sta alle tre forze trovare un modus vivendi costruttivo", una nuova intesa.

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