Nuovo capitolo su Roberto Fico, il candidato del centrosinistra per le Regionali campane del 23-24 novembre. Stasera, a Far West, l’ex presidente della Camera parla della vicenda dell’ormai famoso “gozzo”. «Ho un gozzo e qual è il problema? L’ho comprato ad aprile 2024 quindi non è soggetto a dichiarazione», spiega il grillino. «L’ho ormeggiato sempre e solo nei posti assolutamente legali e il porto di Nisida non è un posto illegale ed è tutto dichiarato e tutto scritto, ci sono tutti i documenti», assicura. Ce lo ricordiamo tutti mentre andava a Montecitorio con l’autobus per fare “quello del popolo”.
E ora? «Chi va con l’autobus non può andare in barca e chi ha una macchina può andare? È una questione stupida, non è una questione di immagine. E se non ci sono problemi non c’è niente da parlare». Il “gozzo” in questione si chiama “Paprika”, è lungo 34 metri, conta quattro posti letto e nuovo costerebbe circa 500mila euro (usato, in ogni caso, non meno di 150mila). Le ombre sono sull’ormeggio. A Nisida, disabitata isola flegrea, nell’area di pertinenza del circolo sportivo dell’Aeronautica militare. Alcune personalità selezionate, non solo militari ma anche civili che però ricoprono particolari e delicati incarichi istituzionali, possono avvalersi dell’ormeggio per motivi di sicurezza.
Nel caso di Fico, quali sarebbero questi motivi? Al momento, infatti, non ricopre alcun incarico politico. Il centrodestra attacca a testa bassa. «Quando si tratta di altri, la sinistra invoca trasparenza, indagini e persino dimissioni immediate; quando invece le domande riguardano i propri rappresentanti, cala un silenzio che sa di imbarazzo», dichiara il deputato campano di Fratelli d’Italia, Imma Vietri.
«La politica deve essere coerente- osserva ancora l’esponente di Fdi -, la trasparenza non può essere a giorni alterni, né può valere solo per gli avversari. Chi ha costruito la propria immagine pubblica sulla moralità e sulla correttezza istituzionale, oggi ha il dovere di chiarire con la stessa prontezza con cui in passato ha chiesto spiegazioni ad altri». In soccorso del candidato governatore del campo progressista arriva Massimo D’Alema: «C’è un limite alla miseria umana, intellettuale e morale. Io fortunatamente non sono più tenuto a partecipare a questo tipo di roba qui. La lascio a voi», ha spiegato baffino a chi gli chiedeva del gozzo di Fico dopo la presentazione del numero 3-2025 della rivista Italianieuropei ieri alla Camera insieme al gruppo del Pd. «Tra navigatori scatta la solidarietà. D’Alema, già comproprietario dell’Ikarus, difende Fico che non ha ancora spiegato come ha vissuto in questi quattro anni durante i quali non ha avuto più l’incarico di parlamentare e come ha pagato la costosa barca. D’Alema soccorre Fico, ma Fico non soccorre se stesso. Questa sinistra sul gozzo, o meglio in barca a vela costosissima, come quella di cui era comproprietario D’Alema, ci sta proprio sul gozzo. Non capiscono un gozzo, così potremmo dire», ribatte il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Fico è stato punzecchiato pure da Fiorello durante la sua trasmissione radiofonica La Pennicanza. «Una barchetta? Macchè, sulla fiancata c’è scritto “Messina-Reggio Calabria”! Diceva che aveva sconfitto la povertà... e mo’ gira col 150 cavalli», ha provocato il comico.