«Meloni si offende ma è indubbio che quell’intervento» sull’Irpef in manovra «aiuta la fascia più ricca. Interverremo con i nostri emendamenti. Sul salario minimo bisogna seguire l’esempio spagnolo». Elly Schlein attacca di nuovo la legge di Bilancio e la presidente del Consiglio. Lo fa dalla Camera dei deputati, dall’evento di presentazione della rivista di Italianieuropei, diretta dall’ex premier Massimo D’Alema. Al tavolo dei relatori, oltre alla segretaria del Pd, il segretario della Cgil Maurizio Landini, l’ex commissario europeo al Lavoro Nicolas Schmit e la responsabile Lavoro del Pd, Cecilia Guerra. Schlein, nel suo intervento, ha attaccato a testa bassa l’operato di Giorgia Meloni. Sulla manovra, oltre alla solita intemerata, peraltro falsa, sul taglio delle tasse che avvantaggia i ricchi (e cioè chi prende 2.500 euro al mese), la segretaria dem ha criticato la legge di bilancio anche sui fondi a province e comuni.
«Meloni ha detto che questa è la prima manovra che non taglia gli enti locali. È fantastico: l’anno scorso hanno fatto 8 miliardi di tagli per i prossimi 5 anni. Quest’anno i comuni perdono trecento milioni tra spesa corrente e investimenti. Non potranno pagare la pulizia comunali, i trasporti pubblici locali» ha detto Schlein. Poi ha attaccato la premier sui centri per migranti in Albania. «La colpa del fatto che hanno fallito e che hanno costruito dei centri inumani, illegali e peraltro rimasti vuoti è della presidente del Consiglio, che ogni tanto, dopo tre anni che governa, potrebbe anche prendersi mezza responsabilità» ha attaccato. «Aveva detto funzioneranno e la realtà è che ancora adesso non funzionano, anzi hanno buttato 800 milioni degli italiani per fare delle prigioni vuote, hanno impegnato lì esponenti delle Forze dell’ordine quando in tutta Italia le Forze dell’ordine hanno problemi di organico, a proposito di sicurezza. Per cosa? Per fare propaganda inutile ed inefficace sulla pelle delle persone più fragili» ha aggiunto Schlein.
Intanto sul fronte manovra, Pd M5S, Avs e Italia Viva sono al lavoro per presentare emendamenti comuni. Si va dalla sanità al lavoro, alla sicurezza, fisco, salari. «C’è un po’ di tutto. Stiamo ancora lavorando», spiegano all’Adnkronos fonti parlamentari delle opposizioni al Senato. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stamattina alle 10. Anche su questo è intervenuta ieri Schlein, ricordando le proposte di modifica che sta preparando il Pd. «Stiamo lavorando su questa manovra, sugli emendamenti che dovremo depositare domattina (oggi per chi legge, ndr). E stiamo partendo dalla condizione materiale di chi stiamo ascoltando. La nostra ambizione oggi» ha detto la segretaria dem «è costruire un’agenda che rappresenti chi lavora a partire dall’ascolto non solo di chi lavora, ma di chi lavora e comunque è povero, e di chi il lavoro non lo sta trovando affatto».