CATEGORIE

Elly Schlein, non rimane che farsi lo spot con Meloni

di Fausto Carioti venerdì 14 novembre 2025

4' di lettura

Per uscire dall’angolo in cui Giuseppe Conte e i suoi compagni di partito la stanno chiudendo, Elly Schlein recupera dagli archivi una fotografia del 9 maggio 2023. Quel giorno, a Montecitorio, la presidente del Consiglio e la segretaria del Pd avevano discusso di riforme istituzionali assieme alle rispettive delegazioni, e tra loro c’erano stati un rapido scambio di parole davanti ai fotografi, un contatto di mani e un accenno di sorriso. Un confronto tra la prima donna premier e la prima donna leader del Partito democratico che aveva il sapore della normalità. Da allora le due si sono sentite spesso sulla linea rossa che le collega, ma in pubblico non c’erano stati altri momenti di distensione. Gli scontri verbali, invece, non sono mancati.

Fino a ieri, quando Schlein, a sorpresa, ha tirato fuori quell’immagine e l’ha pubblicata online per commentare l’approvazione all’unanimità, in commissione Giustizia alla Camera, della norma che introduce il principio del libero consenso nell’articolo del Codice penale contro la violenza sessuale.

TOLLERANZA ZERO

«Finalmente si chiarisce che solo “sì” è “sì” e che ogni atto sessuale senza il consenso è stupro», commenta la segretaria del Pd. Il disegno di legge presentato da Laura Boldrini è stato cambiato su richiesta della destra e la norma che arriverà in aula è il risultato di un lavoro bipartisan. Il consenso dovrà essere «attuale», cioè espresso nel momento in cui avviene il rapporto. Servirà quindi un «sì» esplicito, non presunto, e sarà interessante vedere come questo assenso sarà dimostrato in tribunale. La meloniana Carolina Varchi, capogruppo di Fdi in commissione, assicura che così ci sarà «tolleranza zero verso violenti e stupratori». La stessa Varchi, assieme alla piddina Michela Di Biase, sarà relatrice in aula del disegno di legge, a sigillo dell’accordo.

Meloni e Schlein tenevano a questa intesa, che hanno definito personalmente nelle telefonate che hanno avuto tra martedì sera e mercoledì mattina. Ma è soprattutto la segretaria del Pd ad averne bisogno. Per questo, nonostante sia uno dei momenti di massima tensione tra maggioranza e opposizione, con le proteste di piazza contro la manovra, lo scontro sulla legge sull’educazione sessuale e il referendum sulla giustizia che già divide il Paese, ha deciso di confezionarsi quello spot con l’immagine della premier.

A molti elettori di sinistra non piacerà rivederla mano nella mano con il capo di un governo che, a sentir lei, sta mettendo «a rischio» la democrazia in Italia. Non è a loro, però, che ha voluto parlare stavolta, bensì a quelli, sempre più numerosi, che nel suo partito la accusano di fare un’opposizione sterile e gruppettara e la ritengono “unfit”, inadatta a essere il candidato premier della coalizione.

Ieri è stato il turno di Luigi Zanda, a lungo senatore ulivista. In un’intervista devastante uscita sull’Unità, ha contestato alla segretaria che i problemi dell’Italia «non possono essere affrontati con degli slogan» e ha chiesto di rivedere «quella regola dello statuto del Pd che stabilisce che il segretario venga eletto alle primarie anche da non iscritti al partito, spesso mandati da altri partiti per far vincere il candidato a loro più comodo»: un riferimento chiaro al modo in cui Schlein è diventata segretaria. Per concludere che oggi parlare del «sogno» di Schlein di arrivare a Palazzo Chigi «è molto prematuro se non infantile». Anche Graziano Delrio, senatore in carica, ci ha messo del suo, sostenendo che per il “campo largo” cui sta lavorando Schlein oggi è «un problema» presentarsi «con una proposta credibile di governo».

OPERAZIONE D’IMMAGINE

Modi diversi per dire quello che ormai nello stesso Pd, fuori dal bunker della segretaria, ripetono in tanti: la «testardamente unitaria» Schlein ha sbagliato tutto e dimostrato di non possedere il passo né la statura necessari a reggere, nelle prossime elezioni politiche, il confronto con Meloni. E siccome perdere nel 2027 significherebbe lasciare il Quirinale agli avversari, il problema dovrà essere risolto presto. Già in primavera, dopo il referendum sulla riforma della giustizia, se il «No» di cui Schlein si è fatta portabandiera assieme all’Anm dovesse rimediare una batosta.

In attesa di quel verdetto, non avendo vittorie elettorali con cui mettere a tacere i propri rivali interni, la quarantenne italo-svizzera ha bisogno di tirare sula propria immagine con altri risultati. A Conte e quelli che a sinistra brigano contro di lei, risponde trattando da pari a pari sul testo di una legge per le donne col capo avversario che a destra nessuno mette in discussione, facendo così vedere a tutti che la sinistra un leader ce l’ha già, e non si limita a lanciare slogan.

Questo, almeno, è il messaggio che vuole far passare Schlein. Costretta ad aggrapparsi a Meloni, la sua unica ciambella di salvataggio. E tanto basta per capire quanto siano brutte le acque in cui nuota.

tag
elly schlein
giorgia meloni
partito democratico
giuseppe conte
libero consenso

Risponderà? Campania, Giorgia Meloni inchioda Roberto Fico: "Ho una domanda per te"

Regionali in Campania Campania, Meloni infiamma Napoli: "Fico su De Luca mentiva o fa parte del circoletto?"

Nonno d'Italia Giorgia Meloni, Lino Banfi fa impazzire la sinistra: "Ha degli occhi stupendi"

Ti potrebbero interessare

Campania, Giorgia Meloni inchioda Roberto Fico: "Ho una domanda per te"

Redazione

Campania, Meloni infiamma Napoli: "Fico su De Luca mentiva o fa parte del circoletto?"

Redazione

Giorgia Meloni, Lino Banfi fa impazzire la sinistra: "Ha degli occhi stupendi"

Redazione

Giuseppe Conte, il comizio in ospedale? FdI lo inchioda: "Ha superato ogni limite"

Redazione

Campania, Giorgia Meloni inchioda Roberto Fico: "Ho una domanda per te"

"Pensano di potersi prendere gioco di voi, ma una politica che ha rispetto per i propri cittadini non si prende gio...
Redazione

Campania, Meloni infiamma Napoli: "Fico su De Luca mentiva o fa parte del circoletto?"

Oggi, venerdì 14 novembre, i leader del centrodestra - uniti - hanno tenuto il comizio a Napoli per la chiusura d...
Redazione

Avs, Campania Popolare solleva lo scandalo: "Foto ritoccata"

È guerra a sinistra. Potere al Popolo smaschera Alleanza Verdi e sinistra italiana. "Ma vi sembra normale? &...

Fausto Bertinotti risponde a Prodi: "Ossessionato, se l'è legata al dito"

Volano stracci... a sinistra. Romano Prodi e Fausto Bertinotti non se le mandano a dire. L'ex premier, intervistato ...