Financial Times: "Da Fini un'ancora di salvezza per l'indebolito Berlusconi"
La politica italiana vista dall'estero. Il quotidiano economico londinese è critico: "Lotte intestine nella coalizione"
Come prevedibile, la complessa situazione politica italiana è stata abbondantemente ripresa dalla stampa internazionale. Sono molti gli articoli apparsi negli ultimi giorni sui quotidiani stranieri: il divorzio di fatto tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini è diventato un caso mediatico mondiale. L'articolo che però fa più discutere è quello pubblicato dal "Financial Times". Secondo il quotidiano della City dalla convention di Futuro e Libertà sarebbe giunta "un'ancora di salvezza a Berlusconi", "indebolito dalle ultime rivelazioni sulla sua vita privata fuori dagli schemi e da una coalizione in preda alle lotte intestine". Fini viene descritto come un "ex alleato ora insoddisfatto" che ora ha "i numeri per far cadere il governo". Il leader di Fli, secondo il "FT", a Perugia ha proposto a Berlusconi "un modo per uscire dalla sua crisi", ossia rifondare una coalizione con nuovi e chiari obiettivi da raggiungere. Quindi il quotidiano inserisce il "curriculum" politico di Fini: "ex neo fascista e Ministro degli Esteri, è stato uno stretto alleato di Berlusconi per 16 anni fino alla fondazione del Popolo della libertà, da cui è stato sfrattato nello scorso luglio". Il quotidiano non evita di citare i recenti scandali che coinvolgono Berlusconi e "un'adolescente ballerina di nightclub marocchina". Molti supporter di Fini, prosegue il diffuso giornale di Londra, speravano che il leader potesse rompere gli indugi in maniera più netta, rendendo necessarie delle elezioni anticipateo la formazione di un governo tecnico. "Ma gli assistenti di Fini - scrive il quotidiano economico - hanno detto che Fli non è pronto ad andare alle urne". "Una delle figure più controverse del governo - si legge sulle colonne del "FT" - è Giulio Tremonti, che ha fatto arrabbiare numerosi ministeri con i suoi tagli ed è anche visto come un rivale di Berlusconi", ma la sua rimozione potrebbe provocare danni all'economia italiana. "Inoltre Tremonti è vicino alla Lega Nord, la cui presenza nel governo - prosegue il pezzo - è vitale per la sopravvivenza di Berlusconi". E il Premier, nonostante le richieste bipartisan di dimissioni, non sembra voler cedere, "sapendo che nessuno dei suoi più seri rivali vorrà rischiare di andare alle urne ora". Ultimo appunto del "Financial Times" sul ruolo di Fini, che "si autopropone come un moderno leader del centrodestra": "Nella due giorni di Perugia c'era un senso di nostalgia per valori - racconta l'articolo - quali Nazione, famiglia, legalità, lavoro e moralità".