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Incognita Minetti: la ragazza che fa tremare il governo

Ritratto dell'igienista dentale oggi consigliere Pdl in Lombardia, ritenuta l'organizzatrice del presunto giro di escort per il Cav. LORENZO MOTTOLA

Giulio Bucchi
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Nicole sorride, evita i giornalisti e soprattutto tiene la bocca chiusa. Si è svegliata all'alba con alla porta otto agenti della Polizia di Stato. Uno spiegamento di forze necessario, secondo la Procura, per il perno dell'inchiesta sulle feste in villa del Cavaliere. I pm la dipingono come una specie di “maitresse”, incaricata di trascinare escort a villa San Martino. Tra queste, la marocchina Ruby Rubacuori. Nicole è il centro di tutto. Se parla lei, sperano i magistrati, crolla la difesa. I poliziotti hanno setecciato il suo appartamento per un'ora, poi le hanno lasciato il tempo di indossare una mise d'alta moda per la seconda tappa del viaggio: il suo ufficio al quarto piano della sede Consiglio regionale della Lombardia. Il drappello ha fatto irruzione nel palazzo verso le nove, trovando il deserto che normalmente contraddistingue il venerdì mattina al Pirellone. Poco dopo, gli agenti sono usciti con due computer, un fisso e un portatile, e poco altro. Chi lavora lì, racconta che difficilmente nella stanza si potevano trovare documenti scottanti. I computer vengono usati soprattutto dalla segretaria. E la prova più compromettente, per così dire, sarebbe una sua foto con Silvio Berlusconi, un po' poco per trascinarla in Tribunale con l'accusa di favoreggiamento della  prostituzione. Chiuso l'ufficio, la consigliera Minetti è stata portata in Questura. È rimasta lì fino  a sera, concedendosi  solo una pausa caffè nel bar di fronte. Secondo il suo avvocato, doveva  firmare delle carte per certificare i sequestri, nient'altro. Con lei, sono state sentite altre tre ragazze. Tra queste, l'ex meteorina Alessandra Sorcinelli: «Io non c'entro», ha spiegato, «Ruby non la conosco. Ad Arcore sono stata un paio di volte a cena. Si raccontavano barzellette, si ascoltava musica...». Al Pirellone e dintorni, intanto, si spargono voci di ogni genere. Si parla di dimissioni già consegnate, ma il  capogruppo PdL e il presidente dell'aula spiegano di non saperne nulla. Qualche leghista approfitta per soffiare sul fuoco: la Minetti avrebbe fatto bene a lasciare. Sono molti i colleghi che non le perdonano la sua carriera fulminante. La storia di Nicole, di fatto, inizia alla fine del 2009, ovvero quando Massimo Tartaglia  decide di lanciare una statuetta del Duomo in faccia a Silvio Berlusconi. Il premier ne esce con i denti rotti e per le cure si rifugia, come sempre, al San Raffaele di Milano. È qui che incontra la Minetti, igienista dentale laureata a pieni voti dopo studi classici e qualche anno di danza. Poche settimane dopo, il nome della ragazza spunta nell'elenco dei candidati PdL alle regionali. E l'aspirante consigliera viene fatta a pezzi dai quotidiani: non passa giorno senza che una sua foto in microgonna - frutto delle suo passato da soubrette per le reti Mediaset - spunti da qualche parte. La campagna stampa, tuttavia, non  ferma il Cavaliere. La Minetti entra in Consiglio senza prendere una sola preferenza, ma si fa subito la fama della sgobbona. Nel frattempo, continua a frequentare Arcore, dove si presenta spesso con delle amiche. Tra queste, la diciassettenne Karima ”Ruby” El Mahroug, scappata da una comunità per minori in Sicilia. La ragazza, sempre secondo la Procura, avrebbe avuto dei rapporti con il presidente del Consiglio in cambio di denaro. In maggio, infine,  scoppia la bolla. La giovane marocchina finisce in Questura per un furtarello. Ad attenderla trova l'amica Minetti. Gli agenti affidano la ragazza alla consigliera. Il tutto, secondo i pm, grazie a pressioni di Palazzo Chigi. A ottobre la vicenda finisce sui giornali. Ruby si inventa il bunga-bunga e parla di altre pratiche erotiche, consumate dopo cene con Emilio Fede e Lele Mora, oggi additati dai pm come “complici” della Minetti. Quest'ultima continua a evitare i giornalisti:  «Mi viene da ridere», spiega allora, «perché tutte le volte che mi fate delle domande me le fate sul caso Ruby o sul gossip». Come detto, l'ultima puntata della telenovela si gira in Questura. Nicole è indagata per violazione della legge Merlin sulla prostituzione. «Ma io», ha detto lei, «di questa vicenda non parlo».

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