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Il Pdl: "Parlamento dirà no ai pm"

Cicchitto: "Se da Napoli arriva la richiesta di accompagnamento coatto nei confronti di Berlusconi la rimandiamo subito indietro"

Andrea Tempestini
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Il tempo a Napoli è scaduto, e se le toghe disporranno la richiesta di accompagnamento coatto nei confronti di Silvio Berlusconi, il Pdl in Parlamento difenderà il premer. "Gliela rimandiamo subito indietro", ha tagliato corto il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchittyo, conversando con i giornalisti a Montecitorio. "Non siamo ancora ai tempi di Pinochet" - "Spero che non facciano un atto di così grave irresponsabilità e così marcatamente destabilizzante - ha continuato Cicchitto -, ma se accadesse, tutto il Parlamento dovrebbe rispondere. Noi - ha ribadito - glielo rimandiamo indietro". Quando gli è stato chiesto che cosa potrebbe accadere se il Cavaliere rifiutasse di farsi sentire dal pool di Napoli, Cicchitto ha risposto: "Non vengono a prenderlo i carabinieri, non siamo ancora ai tempi di Pinochet". Ultimatum scaduto - La procura partenopea, da par suo, resta sulle sue posizioni e rimane intenzionata ad ascoltare Berlusconi come testimone nell'ambito dell'inchiesta sulla persunta estorsione ai suoi danni da parte dell'imprenditore pugliese Gianpoalo Tarantini. Domenica, intanto, è scaduto l'ultimo dei quattro giorni indicati dai magistrati napoletani per l'audizione del premier: non si esclude però che la Procura possa ancora trovare un accordo con i legali del Presidente del Consiglio.

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