Cene, vertici e incontri segreti. Il Pdl lavora a un governo Schifani

Lucia Esposito

Dopo la crisi evitata per un soffio, il Pdl sta cercando di correre ai ripari. Si porta avanti lavorando all'ipotesi di un governo di transizione fino alla primavera: il tempo di rifare la legge elettorale e alcune riforme struttutali. Il Corriere della Sera rivela che ci sarebbe stata una cena, all'Hotel Duke di Roma, a cui avrebbero partecipato i "pezzi da 90" del partito (dal segretario Angelino Alfano, il coordinatore Denis Verdini, Maurizio Lupi, il capogruppo Fabrizio Cicchitto e il presidente del Senato Renato Schifani). Da quanto scrive il Corriere nell'incontro si è lavorato all'ipotesi di un governo Schifani allargato all'Udc. Un governo provvisorio, di transizione, che servirebbe a dare il tempo al Pdl di riorganizzarsi e presentarsi al voto con una nuova alleanza, quasi certamente guidata da Alfano anche perché Casini ha detto chiaramente "che la discontinuità con il governo Berlusconi è la condizione tassativa per qualsivoglia intesa", Ovviamente resta l'incognita della Lega: sosterrebbe un governo di transisione aperto ai centristi? La smentita di Schifani - Da par suo, il presidente del Senato ha subito smentito l'ipotesi: "Ho letto il Corriere della Sera e definisco quelle ipotesi a dir poco fantasiose e pittoresche". Conversando con i giornalisti a margine di un convegno a Palazzo Giustiniani, Schifani ha aggiunto: "Leggo anche di presunte cene che esistono soltanto sulle pagine dei giornali. Non ho altro da aggiungere, tutto il resto mi sembra completamente superfluo".