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Alle urne: 29 gennaio prima data possibile

La prima data utile per le elezioni politiche al termine di gennaio: ma la legge di stabilità deve fare percorso-netto. Altrimenti al voto l'11 marzo

Andrea Tempestini
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Dai palazzi romani, subito dopo l'annuncio di un passo indietro da parte di Silvio Berlusconi, andando oltre le ipotesi di governi tecnici, inciuci, governissimi ed esecutivi di transizione, si è iniziato a discutere della possibile data in cui si andrà a votare. Secondo le tabelle la data del prossimo 29 gennaio sarebbe già la prima possibile, nonché quella caldeggiata da Berlusconi: la prossima tornata elettorale, secondo quanto si è appreso, potrebbe così cadere nella prima data utile, che coincide appunto con uno degli ultimi giorni del primo mese del 2012. Non c'è però nulla di sicuro, e la data del 29 gennaio potrebbe essere effettivamente scelta nel caso in cui i mercati non reggessero allo choc del cambio di governo. La tempistica - Prima del 29 gennaio, comunque, va approvata la legge di stabilità promessa da Berlusconi, un iter parlamentare che richiede determinati tempi tecnici: la prossima settimana verrà incardinata ed entro due settimane passerà in Parlamento. Ma anche per il voto sono necessari dei tempi tecnici: le elezioni devono essere indette entro 45-70 giorni dallo scioglimento delle Camere, e la campagna elettorale deve durare un tempo minimo pari a 30 giorni. Soltanto in caso di un percorso pressochè netto della legge di stabilità si potrà andare al voto il 29 gennaio (ammesso che le circostanze economico-finanziarie non impongano la strada più rapida). In caso contrario, consultando i calendari della politica, l'altra papabile data in cui gli italiani potranno essere chiamati al voto è quella dell'11 marzo.

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