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Quel pasticcio sull'omonimo del sottosegretario

Franco Braga viene desgnato al ministero dell'Ambiente, lui credeva di andare alle Infrastrutture. Il ministero contatta un altro Braga che però vive in Canada

Lucia Esposito
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Un equivoco e un pasticcio tutto italiano. Un sottosegretario che finisce nel ministero sbagliato, il suo omonimo che vive in Canada e avrebbe pieno titolo per occupare la poltrona che invece è finita all'altro. L'equivoco ruota attorno al nome di Francesco Braga, designato sottosegretario alle Politiche Agricole. La vicenda è ricostruita dal Corriere della Sera: tutto parte con la segnalazione di Altero Matteoli che indica il nome di Franco Braga per quello che è stato il suo ministero, quello delle Infrastrutture. E' Franco Braga, ingegnere, docente alla Sapiena di tecnica e costruzioni, presidente dell'associazione italiana di ingegneria sismica. Ma non si sa per quale motivo, nonostante il suo curriculum, Braga finisce al ministero delle Politiche agricole, fortestali e alimenatare. Nessuno lo conosce al ministero in cui dovrebbe andare ma per cui non ha alcuna specializzazione su internet.  Parte la ricerca su internet. Che conduce a un altro Braga, Francesco. Si pensa allora che Franco sia un diminutivo e ci si convince che sia quello giusto. Peccato che viva in Canada da almeno una trentina di anni. Nell'incertezza dal ministero parte una telefonata per chiedere al Braga sbagliato se sia lui il sottosegretario. Si dà il caso che questi ha tutte le carte in regola per occupare la poltrona del ministero delle politiche agricole: docente in Canada e anche alla Cattolica. Francesco Braga non ne sa nulla, e giustamente replica: dovete dirmelo voi se sono sottosegretario. Alla fine il giallo si scioglie: il giusto Braga è Franco anche se non ha il curriculum che calza con il ministero dell'Ambiente. Non ha ancora giurato. 

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