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Il Veneto ora sfida la Lombardia: "Luca Zaia segretario federale"

Corsa al dopo-Bossi, non ci sono solo Maroni e Calderoli. Il segretario veneto Gobbo chiede al svolta e rilancia il governatore

Giulio Bucchi
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Una voce dal Veneto leghista: Luca Zaia segretario del Carroccio. Il terremoto giudiziario che ha portato alle dimissioni di Umberto Bossi sta scatenando la corsa alla successione. E mentre in Lombardia il disagio della base è sempre più evidente (a Malnate, Varese, la sezione locale è stata chiusa per protesta contro le possibili malversazioni dei vertici nazionali del partito, apparentemente più interessati a spendere i soldi per problemi familiari piuttosto per per l'attività politica), è soprattutto a Treviso che arriva la candidatura più sorprendente. Il governatore della Regione, ex ministro dell'Agricolutara, è stato indicato dal segretario regionale Gian Paolo Gobbo come l'uomo giusto per il dopo-Bossi. Il guanto di sfida del Veneto alla Lombardia (Maroni? Calderoli?) è lanciato, anche se lo stezzo Zaia nei giorni scorsi aveva avvertito: "Escludo che io possa acquisire altri incarichi. Faccio solo il presidente del Veneto". In ogni caso, il sostegno a Zaia dei leghisti veneti conferma come la base sia sempre più vicina a posizioni anti-Cerchio Magico, la corrente bossiana sempre più al centro delle polemiche e delle accuse dopo il caso dell'ex tesoriere Francesco Belsito.

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