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Dritto e Rovescio, Giuseppe Cruciani contro il mediatore culturale: "Regole barbare, chi tradisce l'Islam sepolto vivo"

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A Dritto e Rovescio si parla della morte di Saman Abbas, la 18enne pakistana secondo gli inquirenti uccisa dalla famiglia dopo il rifiuto si un matrimonio combinato. A esprimere la sua su Rete Quattro nel programma di Paolo Del Debbio in onda il 10 giugno Giuseppe Cruciani. "Mi sorprende che molti esponenti della comunità musulmana e della sinistra usano la parola femminicidio e non Islam. Queste cose non c'entrano nulla".

 

 

Un'uscita che scatena Modou Gueye, il mediatore culturale che a sua volta si intromette: "Ma cosa dice?". Immediata la reazione del conduttore: "Dopo te lo spiego io, lascialo parlare". "Il femminicidio è una cosa, questo omicidio è un'altra roba perché nasce in una comunità islamica. L'Islam c'entra con le sue regole barbare". Ma ancora una volta Gueye non ha voluto sentire ragioni: "No, non è giusto - inveisce -. Questo non è vero. È un attacco, una strumentalizzazione". Eco dunque la replica del conduttore de La Zanzara: "Ma che strumentalizzazione?".

 

 

A intervenire Del Debbio che chiede al mediatore: "Quando c'è stata la pedofilia nella Chiesa, la Chiesa ha riconosciuto il problema? Sì e allora se queste cose succedono all'interno delle famiglie musulmane, allora bisogna riconoscere che c'è un problema". A concludere è stato sempre Crucinani che legge le confessioni agli inquirenti del fratello di Saman Abbas: "Va bene che una ragazza scappi, ma nel nostro Corona c'è scritto che quando una ragazza smette di essere musulmana deve essere sepolta viva con la testa fuori dalla sabbia e uccisa con il lancio di sassi". Una testimonianza da brividi.

 

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