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Calderone, mondo professioni faccia salto qualità in Italia e in Europa

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Roma, 20 nov. (Labitalia) - "Il mondo delle professioni deve fare un salto di qualità in Italia. Del resto, l'Europa ha già manifestato interesse per le professioni e ora dobbiamo utilizzare le risorse a nostra disposizione". Così Marina Calderone, presidente del Cup (Comitato unitario professioni) e membro della delegazione italiana del Cese, il Comitato economico e sociale europeo che si occupa di tutelare gli interessi economici, sociali e culturali dei paesi membri dell'Unione europea, intervenendo all'incontro 'L'Unione europea e i liberi professionisti'. "Attraverso il Cese -ha sottolineato- le professioni ordinistiche italiane hanno finalmente quella rappresentanza e quel presidio all'interno della comunità europea che prima non esisteva. Il mio impegno sarà quello di valorizzare un modello ordinistico in grado di offrire il suo ruolo sussidiario alla pubblica amministrazione". "Un modello che -sottolinea- ritengo utile, possa essere d'esempio anche per altri Paesi. Il Cese lo ha ben compreso con l'approvazione di un emendamento al Parere sulla relazione in materia di concorrenza, mettendo così le basi per una nuova stagione”. "Il mondo delle professioni in Italia -fa notare Marina Calderone- vanta tradizioni di valore e competenze, senza dimenticare l'apporto importante dato, nel mercato, in termini di pil. E ora, dopo l'emendamento che estende anche ai professionisti la possibilità di accedere ai fondi strutturali europei, è necessario utilizzare tutte le risorse a disposizione". "Sono fondi necessari: non dimentichiamo -ammette- che la crisi ha reso più fragile i giovani professionisti che, in assenza di un lavoro strutturato alle spalle, sono stati messi a rischio di uscire definitivamente dal mercato".

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