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Nalneari, il 17 febbraio presidio nazionale a Roma

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Roma, 27 gen. (Labitalia) - Le principali organizzazioni sindacali dei balneari organizzeranno un presidio nazionale davanti, o nelle immediate vicinanze, la sede romana della Regione Liguria. Presidio che vuole rappresentare, anche al Parlamento e al Governo, lo stato di esasperazione e di incertezza non più sopportabile di 30.000 imprese e delle relative famiglie. La protesta viene organizzata contemporaneamente alla convocazione, sempre nella capitale, del tavolo interregionale del Demanio del coordinatore regionale per il demanio, l'assessore ligure Marco Scajola, un'iniziativa apprezzata dai rappresentanti di categoria "che auspichiamo univoca da parte di tutte le regioni, alla necessità di garantire futuro e certezze alle 30.000 imprese balneari che operano sul demanio marittimo e per sollecitare il Governo ad assumere le necessarie iniziative a riguardo". "Siamo convinti che questo sistema di imprese è un innegabile valore per l'economia turistica del nostro Paese e che - sostiene - la soluzione ai problemi attuali può passare dall'adozione di una norma che preveda il cosidetto ‘doppio binario', (evidenza pubblica per il rilascio di nuove concessioni e un congruo periodo transitorio per le imprese esistenti), e dal riconoscimento del valore di queste imprese, (che operano sì su un'area demaniale ma di cui la proprietà ci è giuridicamente riconosciuta), legato non solo agli investimenti economici ma anche a quelli, fondamentali, del valore occupazionale, storico, sociale ed alla tipicità delle piccole e medie imprese che connota le aziende balneari". Parteciperanno al presidio S.i.b./Fipe, Confcommercio, Fiba– Confesercenti, Assobalneari Italia, Confindustria e Oasi– Confartigianato. Gli imprenditori balneari, provenienti da tutta Italia, che saranno presenti a Roma il 17 febbraio prossimo chiederanno con forza che si affrontino i problemi" con realismo e che, all'interno delle norme europee, si cerchi, con determinazione e coraggio, una soluzione possibile, (che altri Paesi europei hanno trovato) e di cui le imprese hanno assoluto bisogno per uscire dall'incertezza e poter rilanciare, con entusiasmo ed investimenti, un settore economico che, come tutti i settori economici di entusiasmo e investimenti ha bisogno, per rimanere concorrenziale nel mercato mondiale del turismo".

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