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Immigrati: S. Egidio, inadeguata risposta di Roma per profughi e rom (2)

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Cronaca

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(Adnkronos) - "Si e' iniziato da piccoli insediamenti, ma negli ultimi giorni vi e' stata un'escalation, sconosciuta all'opinione pubblica - denuncia Sant'Egidio - ma non ai rom e alla Comunita' di Sant'Egidio, che ha riguardato insediamenti piu' grandi: da Lungotevere S. Paolo a Via Severini, all'ex Mira Lanza. Ieri, mercoledi', e' stato sgomberato un campo con 270 persone a Via del Flauto. All'indomani della morte dei 4 bambini bruciati sull'Appia l'Amministrazione aveva annunciato che si sarebbero chiusi i 'campi abusivi fatti di baracche', ma trasferendo contestualmente gli abitanti in luoghi di accoglienza idonei e degni: si e' parlato prima di tendopoli e caserme - spiega Sant'Egidio - poi del Centro Assistenza Rifugiati, il Cara di Castelnuovo di Porto". "Non certo soluzioni definitive, ma un modo di garantire sicurezza almeno nel breve periodo. Contrariamente a quanto annunciato, alle famiglie sgomberate non e' stato proposto il trasferimento in una struttura, ma soltanto la possibilita' di dividersi: donne e bambini al Cara, uomini in strada. E' una proposta gia' fatta in passato e di cui gia' si conosce l'esito: nessuna famiglia vuole dividersi (si ricorda che le famiglie Rom sono formate da persone, madri, padri, bambini, e che a nessun cittadino non-Rom, verrebbe mai proposta la divisione dei nuclei familiari come politica della sicurezza e dell'integrazione)". "Come e' ovvio, ma non ai programmatori e responsabili delle politiche sociali nella nostra citta' - e purtroppo anche in altre parti d'Italia - nessuno accetta soluzioni che disperdono i nuclei familiari. Il rifiuto ha per conseguenza la dispersione degli interi nuclei familiari sul territorio cittadino, in condizioni ancora piu' precarie e insicure. E con l'interruzione del percorso di integrazione sociale e scolastica. Il risultato e' che oggi piu' di 600 persone vagano gia' per la citta' senza un luogo dove dormire: tra loro molti bambini". (Segue)

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