Cerca
Cerca
+

Milano: Legambiente, stop a uso della chimica in agricoltura

default_image

Cronaca

  • a
  • a
  • a

Milano, 21 apr. (Adnkronos) - E' ''ancora troppo disinvolto l'uso della chimica in agricoltura''. Cosi' Legambiente Lombardia commenta in merito alla nube tossica che si e' sprigionata ieri nell'abitato di Settala, comune alle porte di Milano e che, come chiarito in nottata, ha avuto origine dall'irrorazione di diserbante in un campo agricolo. "L'intossicazione dei residenti entro un raggio di diverse centinaia di metri dal luogo in cui il diserbante era stato applicato -prosegue la nota di Legambiente- la dice lunga sulla pericolosita' di sostanze che dovrebbero essere custodite sotto chiave, anziche' sparse senza troppi scrupoli nelle aree agricole. Eppure in Lombardia i campi coltivati accolgono ogni anno irrorazioni per ben 12.000 tonnellate di fitofarmaci, dei quali 3100 tonnellate classificate come 'sostanze nocive' mentre 88 tonnellate, l'equivalente di 6 bilici di Tir, sono addirittura considerate tossiche o molto tossici. In pratica vere e proprie armi chimiche, che dovrebbero essere manipolate in laboratori specializzati da parte di personale super addestrato, ed invece finiscono sparse nei campi, esponendo gli agricoltori, le loro famiglie e perfino gli abitanti dei centri circostanti a severi rischi sanitari, come accaduto ieri a Settala". ''L'ennesimo incidente di questo tipo deve far riflettere sul fatto che e' ora di limitare l'impiego della chimica in agricoltura -dichiara Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia- e' inaccettabile che un'attivita' produttiva condotta su vastissima scala per la produzione di alimenti impieghi dosaggi e formulati che mettono a repentaglio la salute, in primo luogo degli stessi agricoltori. L'agricoltura di qualita' esiste e lo provano le migliaia di contadini che ogni giorno lavorano i campi secondo criteri di agricoltura biologica, con guadagno per se stessi e per la salute di tutti''.

Dai blog