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La proposta dei Responsabili: "sfiducia costruttiva" da inserire nella Costituzione

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Politica

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Roma, 21 apr. (Adnkronos) - I 'responsabili' hanno presentato alla Camera una proposta di legge costituzionale per inserire nella Carta la ''sfiducia costruttiva''. Il testo, scritto e proposto dal capogruppo di 'Iniziativa Responsabile' Luciano Sardelli, è formato da un solo articolo che modifica l'articolo 94 della Costituzione. ''Questa proposta -spiega Sardelli- serve a impedire che cadano i governi e che vadano facilmente a gambe all'aria. Insomma, così scongiuriamo un nuovo 14 dicembre''. Intanto, la proposta di legge di Ceroni, secondo Silvio Berlusconi, sarebbe stata strumentalizzata a danno del partito e della maggioranza per alimentare nuove polemiche. Ogni parlamentare può presentare una sua iniziativa e se ne assume la responsabilità, ma quando si tratta di 'toccare' la Costituzione e fare scelte importanti, a cominciare dalla riforma della giustizia, serve la massima condivisione all'interno della maggioranza. E bisogna cercare di coinvolgere anche l'opposizione, purché non faccia ostruzionismo fine a se stesso, senza nessuno spirito costruttivo. Questo, in sintesi, sarebbe stato il ragionamento svolto dal premier durante l'incontro di oggi a palazzo Grazioli con il 'responsabile' Domenico Scilipoti. Il Cavaliere, dunque, avrebbe preso spunto dalla pdl presentata da Ceroni per lanciare un messaggio ai suoi: ognuno risponde alla sua coscienza di ciò che fa, ma attenti all'effetto boomerang dei provvedimenti che ci si intesta. La Carta va modificata, è giusto farlo in alcuni punti, ma senza forzature, occorre il massimo consenso possibile, a cominciare da quello del Colle. Scilipoti dice di aver trovato un ''Berlusconi niente affatto arrabbiato con qualcuno, ma sereno e determinato ad andare avanti''. Il leader di Mnr assicura che il presidente del Consiglio ha usato ''parole di stima'' nei confronti del capo dello Stato. Poi ha difeso il progetto politico del Pdl, spiegando che in tanti lavorano per il bene del partito. Durante la visita in via del Plebiscito, Scilipoti ha presentato al premier la sua proposta per limitare gli effetti processuali delle intercettazioni, stabilendo che le registrazioni di conversazioni non possono costituire una prova di per sé, necessitando di altri riscontri.

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