La Moratti non ci sta: ''Il caso Lassini è chiuso: sue dimissioni irrevocabili''
Politica
Milano, 22 apr. (Adnkronos/Ign) - "Il caso Lassini è chiuso". Il sindaco di Milano Letizia Moratti non intende aprire spiragli sul caso del candidato alle prossime elezioni comunali, che solo martedì aveva annunciato un passo indietro dopo la bufera scatenata dai manifesti con la scritta 'Via le Br dalle procure'. "Il segretario regionale del Pdl, Mario Mantovani, ha in mano una lettera di dimissioni irrevocabili da parte di Roberto Lassini - ha spiegato la Moratti - secondo quelle che sono le modalità comunicate dal Viminale. Per me il caso Lassini è chiuso". La presa di posizione della Moratti arriva all'indomani del rilancio fatto dall'avvocato milanese che, incassata la solidarietà del premier Silvio Berlusconi e alla luce della campagna lanciata dal 'Giornale' all'insegna del 'Io voto Moratti e Lassini', non sembra più tanto sicuro di voler dimettersi nel caso in cui venisse eletto. "Non dico se rinuncerò o meno - ha detto Lassini a 'Porta a Porta' - si rispetterà la volontà dei milanesi". ''Non è vero che il caso è chiuso'', dice l'opposizione insistendo sulle contraddizioni della vicenda. "E' chiaro che l'eversivo Lassini sta prendendo in giro sia Letizia Moratti che il presidente della Repubblica - dice il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando - Forte dell'appoggio di Berlusconi e dei suoi house organ, sta facendo campagna elettorale e non ha mai detto, infatti, che non si dimetterà se fosse eletto. A questo punto se la Moratti avesse un minimo di dignita', dato che ha detto che lei è incompatibile con un personaggio del genere, dovrebbe dimettersi e non dire che il caso è chiuso perché non è vero''. Duro Italo Bocchino (Fli). ''La Moratti mente sapendo di mentire. Il ritiro di Lassini è una bufala e la struttura del premier è gia' scesa in campo per eleggerlo con moltissime preferenze, come dimostrano la telefonata di solidarietà del premier e la sponsorizzazione del Giornale di proprietà di Berlusconi". Per l'esponente di Futuro e libertà se la Moratti vuole fare sul serio ''pretenda il ritiro ufficiale della candidatura, come prevede una vecchia sentenza della Corte Costituzionale, altrimenti dica con chiarezza che cerca i voti di chi addita i magistrati al pubblico ludibrio. Tra l'altro è facile provare che il mandante dei manifesti è Silvio Berlusconi in persona". In campo anche il candidato sindaco del Terzo Polo, Manfredi Palmeri. "Il caso non è affatto chiuso. Dal punto di vista tecnico-giuridico non si può chiudere, dal punto di vista politico si apre sempre di più, perché anche nel centrodestra i moderati, i liberali, i cittadini normali sono sconcertati e prendono le distanze dalla Moratti".