Bari: presentazione libro su Casapound a Bari, e' polemica su presenza Sel
Cronaca
Roma, 22 apr. - (Adnkronos) - Nuova tappa, la trentesima, e nuove polemiche per la presentazione del libro di Domenico Di Tullio 'Nessun dolore. Una storia di Casapound' (Rizzoli, 2010), che gia' aveva fatto parlare di se' per i tafferugli avvenuti a marzo a Palermo, dove, per impedire l'incontro organizzato al Mondadori Multicenter, esponenti dell'area antagonista avevano dato fuoco alla sede locale di Cpi, aggredendo alcuni esponenti dell'associazione, imbrattato con stelle a cinque punte e scritte 'Boicotta Mondadori' la libreria e scatenato scontri con la polizia provocando anche alcuni feriti in una citta' 'blindata' per garantire lo svolgimento di un incontro culturale. Questa volta Di Tullio presentera' il romanzo a Bari, in un incontro, patrocinato da Regione, Provincia e Comune, che si terra' il 29 aprile alla biblioteca provinciale Santa Teresa dei Maschi. E con una novita' che gia' scatena polemiche: la presenza tra i relatori di un consigliere comunale di Sinistra e Liberta', Pierluigi Introna. Ma non c'e' solo Introna. Alla conferenza, moderata da Maddalena Tulanti, vicedirettore Corriere del Mezzogiorno, interverranno anche il vicepresidente del Consiglio regionale Nicola Marmo, l'assessore provinciale Sergio Fanelli e il consigliere comunale del Pdl Marcello Gemmato, insieme al professor Mario Spagnoletti e al giornalista Michele De Feudis. Un parterre che non poteva passare inosservato, tanto da spingere Sinistra Critica a chiedere che le istituzioni "ritirino immediatamente il patrocinio all'iniziativa" e che "il consigliere di Sel Introna rinunci a presiedervi". "Quella di Bari sara' la 30esima presentazione - spiega all'ADNKRONOS Di Tullio - Non sempre ci sono state contestazioni e, a parte il caso di Palermo, si e' trattato di contestazioni civili, in alcuni casi partecipate e motivate: avendo letto il libro alcuni hanno voluto dire la propria liberamente dialogando con l'autore". "Dalle parole di Sinistra Critica invece si evince non soltanto che non si sono neanche premurati di leggere il libro ma che non sanno di cosa stanno parlando - aggiunge Di Tullio - Attribuiscono a CasaPound connotati di razzismo, omofobia e xenofobia, nonostante siano smentiti dalla pratica dell'attivita' quotidiana politica e metapolitica dell'associazione". (segue)