Roma: autore scritta stile Auschwitz, chiedo scusa ma era una provocazione (2)
Cronaca
(Adnkronos) - "I caratteri delle lettere sono diversi! Questo e' un font moderno, si chiama Sugo. Anche la scritta l'ho fatta in inglese, perche' doveva essere compresa dagli immigrati - sottolinea riferendosi alla scritta che dice di aver costruito con le sue mani - Ho voluto dare corpo a un pezzo di sterminio e deportazione che esiste nelle nostre citta', anche se non si vede. Quello dei diritti". "Adorno ha detto che dopo Auschwitz fare arte e' diventato impossibile - dice l'artista - Volevo esprimere questo sentimento di ironia amara e disperata, anche estrema, per far riflettere sulle condizioni di schiavitu' e privazione dei diritti che abbiamo accettato come inevitabili". "L'arte, per come la penso io, ha il dovere di sollevare problemi e suscitare dibattiti - conclude - Volevo questo, senza offendere nessuno. Se l'ho fatto, mi scuso".