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Strage di Natale: 23 dicembre 1984, alle 19.08 l'eccidio sul rapido 904/Adnkronos

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Cronaca

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Roma, 27 apr. -?(Adnkronos) - L'ordinanza di custodia cautelare consegnata in carcere all'ex capo di Cosa nostra Toto' Riina per la strage del Rapido 904, di cui viene ritenuto il mandante, segna una nuova svolta nelle indagini. A quasi 27 anni da quel 23 dicembre del 1984, quando l'attentato dinamitardo porto' via la vita a 16 persone e la cambio' per sempre a molte altre: oltre 300 i feriti, tanti i morti a distanza di anni per le conseguenze del trauma. Un decennio di processi per cinque pronunce dei tribunali. Due ergastoli, e tante zone d'ombra. Particolari che rimangono da chiarire, punti oscuri sui quali non si e' voluto, o potuto, far luce. E' il 23 dicembre 1984. Mancano due giorni a Natale. E' mezzogiorno in punto all'orologio della stazione di Napoli. La voce dell'altoparlante annuncia: il treno Rapido 904 e' in partenza dal binario 11. La folla si accalca alle porte dei vagoni. Le carrozze sono stracolme di gente. Tutti occupati i sedili. Gli scompartimenti invasi, i corridoi sommersi dalle valigie, fin quasi dentro i bagni. Non si riescono neppure a contare. Ci sono i sacchetti dei regali impacchettati. Ci sono i bambini. Ci sono grandi scatole di cartone, salumi e pane buono del Sud. Quello fatto in casa. E c'e', soprattutto, l'ansia di arrivare, di incontrare i parenti partiti, quelli che per lavoro, per fame, da Napoli sono andati a lavorare al Nord. Quelli che si incontrano solo una volta l'anno. Antonio Cercola ha 22 anni. Suo fratello, Francesco, vive a Milano. Sua sorella, invece, e' a Parigi. Lui, con la mamma, Rosaria, e il padre, Giovanni, occupa un sedile nel vagone 10. Sui due sedili di fronte, i suoi genitori. Di strada ne hanno tanta da fare in pochi giorni. Per Natale a Milano, poi partiranno per la Francia. E' un viaggio che hanno in programma da tempo. (segue)

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