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Unita' d'Italia: Consiglio regionale Toscana ospita convegno storico

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Cultura

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Firenze, 29 apr. - (Adnkronos) - ''Troppo spesso diamo per scontato di sapere cosa sia l'unita' d'Italia, non e' cosi', non ne abbiamo piena consapevolezza e le iniziative per ricordarcelo non sono mai abbastanza''. Con queste parole il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Giuliano Fedeli ha aperto il convegno ''1861-2011, 150° anniversario dell'Unita' d'Italia: il ruolo della Toscana'' a Firenze, in Palazzo Bastogi, dedicato al contributo della nostra regione al processo di unificazione nazionale e alla costruzione dell'identita' italiana. ''La Toscana - ha ricordato il vicepresidente Fedeli - e' stata un cuscinetto culturale di preparazione per Roma capitale, importante il suo ruolo di mediazione e transizione nel determinare la storia dell'Unita' d'Italia''. Lo storico Cosimo Ceccuti si e' soffermato su tre punti: ''La formazione delle coscienze nazionali nel Risorgimento e con la fondazione dell'antologia del Vieusseux; l'unita' politica e l'unificazione del Paese, allora distinto sia nei costumi che nelle tradizioni e nella lingua''. Un ricco e dettagliato excursus storico e' stato tracciato dal professor Sandro Rogari dell'Universita' di Firenze, nel suo intervento su ''Ricasoli, i toscani e l'unita' nazionale''. Rogari, dalla Toscana granducale al regno unitario, si e' soffermato sul ruolo propositivo della classe dirigente preunitaria. Il professor Romano Paolo Coppini, dell'ateneo pisano, ha parlato di ''Pisa nell'epopea risorgimentale'', in particolare del convegno che nel 1839 chiamo' in citta' numerosi studiosi italiani e scienziati stranieri, ''da questo incontro nacque - ricorda Coppini - il primo senso di identita' nazionale da parte degli uomini di scienza''. (segue)

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