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Cogne: a 10 anni da morte di Samuele e' ancora caso mediatico (5)

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Cronaca

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(Adnkronos) - Alla 'pietas' del procuratore generale risponde l'avvocato difensore che in due giornate di arringa ribatte punto per punto alle affermazioni dell'accusa e al termine chiede l'assoluzione piena per la sua cliente. Qualche giorno dopo e' di nuovo il pg a replicare, conferma la sua accusa e chiede ad Annamaria il coraggio della confessione, mentre la difesa il coraggio lo chiede alla corte. Dicendosi certa dell'innocenza della cliente, appellandosi al ''ragionevole dubbio'' in processo in cui non ci sono ne arma ne' movente, chiede alla corte il coraggio di dubitare La parola fine tocca, pero' ad Annamaria. Tra le lacrime, la mamma di Cogne, che quel 30 gennaio 2002 chiedeva aiuto per il figlioletto ferito, ora con la voce rotta, ha chiede giustizia. ''Siate giusti nel giudizio - ha detto - non ho ucciso mio figlio, non gli ho fatto niente''. La corte pero' ha decide diversamente e dopo oltre 9 ore di Camera di Consiglio condanna Annamaria Franzoni a 16 anni per l'omicidio del figlio (13 con l'indulto) . Contro la sentenza, i legali presentano ricorso in Cassazione che la suprema corte pero' respinge il 21 maggio 2008 confermando la sentenza emessa poco piu'di un anno prima dalla corte d'assise di Torino. Anna Maria Franzoni aspetta la sentenza a Ripoli Santa Cristina, sull'Appennino tosco-emiliano, a casa di un'amica. E a casa la raggiungono i carabinieri per notificarle l'arresto e trasferirla in carcere a Bologna, dove si trova tutt'ora e da dove probabilmente uscira' nel 2014.

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