Tav: arcivescovo di Torino, segnali di un disagio sociale piu' vasto
Cronaca
Citta' del Vaticano, 1 mar. (Adnkronos) - "Quanto sta accadendo in tutta Italia, da parte di gruppi che contestano la Tav, va oltre il puro, complesso e spinoso problema che interessa la Val di Susa e il Piemonte: segnala un disagio sociale piu' vasto, che sta crescendo in seguito anche alle difficolta' che derivano dalla crisi economica che stiamo attraversando". E' quanto sottolinea monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, intervistato da Radio Vaticana. "In questo contesto piu' ampio - spiega il porporato - si inseriscono frange che fanno della violenza e della lotta contro lo Stato il loro obiettivo, strumentalizzando la questione vissuta in Val di Susa". Nosiglia esorta ora ad "abbassare la tensione che genera contrapposizioni e scontri violenti, isolando gli estremisti e riaffermando le proprie ragioni ma attraverso le vie legali e pubbliche che la nostra democrazia offre". Per l'arcivescovo di Torino, infatti, "questa decisione sulla Tav puo' essere certamente in modo legittimo contestata, ma con metodi democratici e civili, privi di ogni forma di violenza: sia verso i lavoratori che operano nel cantiere, sia verso le forze dell'ordine che devono far rispettare a tutti la legge nel territorio".