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Vertice Ue, firmato il Patto di bilancio

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Economia

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Bruxelles, 2 mar. - (Adnkronos/Ign) - I 25 paesi Ue, tutti ad eccezione di Gran Bretagna e Repubblica ceca, hanno ufficialmente firmato il 'Fiscal compact', il Patto di bilancio che rafforza la disciplina fiscale. I capi di Stato e di governo, dopo un discorso introduttivo dei presidenti di Commissione e Consiglio Ue, Josè Manuel Barroso e Herman Van Rompuy, hanno messo la loro firma, in ordine alfabetico, in calce al nuovo trattato. Per l'Italia ha firmato il premier Mario Monti. Al termine della cerimonia, hanno preso avvio i lavori del secondo giorno del vertice Ue. Il Patto "aiuterà a prevenire il ripetersi della crisi del debito sovrano", ha sottolineato Van Rompuy riconfermato oggi all'unanimità nella sua carica per altri due anni e mezzo. "Dopo la firma di oggi, viene il momento della ratifica e ora voi tutti dovrete convincere i vostri Parlamenti ed elettori che questo Trattato è un passo importante per riportare l'euro in modo duraturo in acque tranquille", ha poi aggiunto il presidente Ue, dicendosi "molto fiducioso" nel successo da parte dei leader dei 25. Il testo entrerà in vigore solo quando 12 paesi dell'eurozona lo avranno ratificato. Con il 'Fiscal compact', ha ricordato ancora Van Rompuy, verrà "rafforzata anche la fiducia tra gli stati membri, cosa che è ugualmente importante da un punto di vista politico", mentre "il ripristino della fiducia nel futuro dell'eurozona porterà alla crescita economica ed alla creazione di posti di lavoro". E' questo, infatti, ha infine messo in chiaro, il "fine ultimo" del Patto firmato oggi, perché "gli obiettivi su deficit e debito sono obiettivi intermedi, non un fine in se stesso". Soddisfatta la cancelliera tedesca Angela Merkel che ha fortemente voluto il 'Fiscal Compact': si tratta di "una pietra miliare nella storia dell'Unione Europea, un segnale forte che stiamo imparando le lezioni della crisi, che abbiamo compreso i segnali e che stiamo scommettendo sul futuro di un'Europa politicamente unita". Sono stati fatti "passi in avanti importanti" per il superamento della crisi e i paesi sotto programma, ovvero Grecia, Portogallo e Irlanda, hanno fatto "grandi progressi", ma "sarebbe sbagliato dire che la situazione non è più allarmante", anzi, resta ancora "abbastanza estrema", ha aggiunto la cancelliera. "La situazione appare ora più calma anche grazie alle misure di liquidità prese dalla Bce, che sono un passo importante", ma il rischio di una bolla di liquità "è esattamente quel che dobbiamo evitare", ha concluso la Merkel Sulla crisi del debito nell'eurozona "stiamo voltando pagina", ha assicurato dal canto suo il presidente francese Nicolas Sarkozy, "C'è un rischio che acceleri ancora?. Naturalmente è una questione che mi pongo anch'io - ha detto, rispondendo ai giornalisti - Ma io penso che stiamo voltando pagina. Siamo nel mezzo del percorso di uscita dalla crisi".

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