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Roma: un mese fa il bimbo gettato nel Tevere dal padre, ricerche ancora senza esito

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Cronaca

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Roma, 2 mar. - (Adnkronos) - Sono ancora esito le ricerche di Claudio Franceschelli, il bimbo di 16 mesi gettato nel Tevere dal papa' la mattina dello scorso 4 febbraio. A un mese dal fatto di cronaca, che ha scioccato la Capitale, il corpo del piccolo non e' ancora stato trovato. A scandagliare le acque del fiume che attraversa la Capitale subito dopo il delitto e nei giorni successivi sono stati i carabinieri. Le ricerche sono proseguite fino a oggi, ma del bimbo nessuna traccia. Il nucleo Subacquei di Roma ha passato al setaccio diversi punti del Tevere da ponte Mazzini, dove il padre e' stato visto lanciare il figlio alle 6.30 del 4 febbraio scorso, fino al tratto all'altezza del ponte della Scafa, tra Ostia e Fiumicino. I militari si sono immersi piu' volte ispezionando le sponde tra gli arbusti e i tronchi d'albero, purtroppo senza riuscire a ritrovare il corpo del piccolo. Ulteriori ricerche sono poi state svolte anche alla foce del Tevere con la motovedetta del servizio navale dei carabinieri di Ostia. Il padre del piccolo, che aveva confessato il gesto e' un 26enne con precedenti per droga, che avrebbe agito in preda a un raptus dopo un litigio con la ex moglie a casa della zia. Arrestato dai carabinieri il giorno stesso con le accuse di omicidio e lesioni nei confronti della suocera si trova nel carcere di Regina Coeli. (segue)

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