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Milano, 3 mar. (Adnkronos) - A tutto una donna puo' rinunciare, ma non alla propria bellezza. Dato che si fa tanto piu' evidente nei momenti di difficolta' economica, quando, dovendo dire di no a un abito o a un nuovo paio di scarpe, ci si consola con un profumo o un rossetto, dal costo decisamente inferiore e dal effetto anticiclico, anche sull'umore. E poi, oggigiorno, non e' piu' un tabu' per chi e' solito acquistare prodotti top di gamma in profumeria, fare shopping anche al supermercato. Ormai la qualita' raggiunta, e la sicurezza, e' totale. Lo spiega all'ADNKRONOS Gianandrea Positano, direttore del Centro Studi di Unipro, l'Associazione italiana delle imprese cosmetiche di Confindustria, in occasione della presentazione dell'indagine congiunturale sul settore. "Il cosmetico - chiarisce - e' un consumo irrinunciabile, forse perche' non e' piu' un consumo, ma un modo di vivere. del resto, non non va dimenticato che parte dal concetto di igiene. facilmente si arriva a pensare che si', forse del profumo potrei anche fare a meno, ma mi fa bene". Un settore, quello della cosmetica in generale che in termini di fatturato ha registrato nel 2011 una crescita pari al 4,6%: "beneficia delle esportazioni - evidenzia positano - dal momento che il mercato interno, pari all'1%, non ha contribuito alla crescita del fatturato. Inoltre, va ricordata una leggera contrazione dei canali professionali, a causa della minor frequentazione, ad esempio, del parrucchiere. Si riduce in tempi di crisi lo scontrino medio". (segue)

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