Roma: truffa a vip, Lande 'mi sono sempre fidato dei miei soci'
Cronaca
Roma, 5 mar. - (Adnkronos) - Ancora un'udienza dedicata all'interrogatorio di Gianfranco Lande al processo per la truffa di oltre 170 mln di euro a danno di vip, investitori e professionisti. L'imputato interrogato per il terzo giorno consecutivo dal pubblico ministero Luca Tescaroli ha sottolineato che per salvare l'impresa alla quale ha lavorato per 20 anni, la Egp, ha dovuto ''razionalizzare e prendere decisioni a fronte di un meccanismo che rischiava di implodere. Una vera e propria patata bollente''. Infatti e' stato necessario prendere iniziative per far fronte alla situazione. Lande ha poi fatto riferimento alla societa' Eim, amministrata da Roberto Torreggiani e Giampiero Castellacci de Villanova sottolineando che ''le scritture contabili di questa societa' non corrispondevano al vero; gli investimenti non venivano fatti''. Secondo l'imputato, Torreggiani ''al quale penso che in buona fede sia sfuggito di mano il sistema, si dichiarava fan dei derivati ma il realta' il versamento di denaro dei risparmiatori sui conti correnti aperti presso la Carispaq corrispondeva un sistema molto virtuale. I soldi rimanevano a Roma. Torreggiani faceva investimenti veri sui personali tramite la Egp Suisse, su un conto della Credit Agricole''. Durante la sua deposizione Lande ha detto di essersi sempre fidato dando per scontato che gli altri suoi soci non facessero imbrogli contabili. ''Ho sempre pensato che tutto avvenisse in modo regolare e ordinato'', ha detto.