Crisi: Istituto Tagliacarne, giu' Pil, in aumento lavoro sommerso
Economia
Palermo, 5 mar. - (Adnkronos) - Un andamento del Pil insoddisfacente, un consistente incremento della quota di popolazione inattiva, un crollo dell'export e una situazione di difficolta' persino per il turismo. Lo stato di salute dell'economia palermitana e' contenuto nell'Osservatorio economico dell'Istituto Tagliacarne, presentato stamattina alla Camera di commercio di Palermo. Si tratta, spiega Roberto Helg, presidente della Camera di commercio di Palermo, di ''un quadro generale non certo incoraggiante che non lascia alle imprese moti margini di ottimismo per il prossimo futuro''. ''I limiti strutturali dell'economia palermitana - spiega -, la compressione dei consumi delle famiglie, la fuoriuscita dal territorio di grandi imprese generano una crisi di fiducia e contribuiscono ad alimentare un clima d'opinione cupo''. Nel 2011, infatti, il territorio provinciale ha espresso una dinamica del Pil a prezzi correnti pari a +1,8%, inferiore a quella regionale (+2%) e a quella italiana (+2,2%). L'incremento dei prezzi a livello provinciale risulta simile a quello nazionale, cosicche' la riduzione del Pil di Palermo si rivela piu' intensa e duratura (circa -1%), confermando ''un andamento insoddisfacente ormai da quattro anni''. E per il 2012 le previsioni sono all'insegna di una conferma della fase recessiva. Gli operatori economici, infatti, si attendono un'ulteriore riduzione di fatturato e produzione dell'ordine del 3%. Mentre solo il 12,2% degli imprenditori ha dichiarato di aver effettuato investimenti (nel 2010 la percentuale era del 24,6%). A risentire di una simile situazione e' ovviamente il mercato del lavoro, gia' affetto dalla "cronicizzazione di problemi strutturali, dalla presenza di disoccupati di lunga durata e da sensibili difficolta' di accesso da parte di donne e in particolare dei giovani (tasso di disoccupazione 15-24 anni: 44,7%). (segue)