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Pil, l'Eurostat conferma: alla fine del 2011 il Pil italiano è crollato dello 0,7%

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Economia

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Bruxelles, 6 mar. (Adnkronos) - Nel quarto trimestre 2011 il pil è calato dello 0,3% sia nell'eurozona che nell'Ue a 27 paesi, mentre in Italia è crollato dello 0,7%. Sono i dati confermati da Eurostat, l'Ufficio statistico dell'Unione europea, che convalida così la stima flash diffusa lo scorso 15 febbraio. Nel terzo trimestre dello scorso anno il pil dell'eurozona aveva segnato +0,1%, quello dei 27 +0,3%, mentre quello dell'Italia -0,2%. Rispetto invece all'ultimo trimestre 2010, il pil dei 17 è cresciuto dello 0,7% e quello dei 27 dello 0,9%, mentre quello italiano è calato dello 0,5%. Durante gli ultimi tre mesi del 2011, la spesa per i consumi finali delle famiglie è calata dello 0,4% nell'eurozona e dello 0,2% nell'Ue-27, mentre le esportazioni sono calate rispettivamente dello 0,4% e dello 0,1%. Calo anche per le importazioni, con -1,2% nei 17 e -0,8% nei 27. Complessivamente, spiega Bruxelles, nel corso dell'intero 2011 il pil è cresciuto dell'1,4% nell'eurozona e dell'1,5% nell'Ue a 27 paesi, rispetto al +1,9% e al +2,0% registrati nel 2010 dalle due zone. Nell'ultimo trimestre del 2011 gli Usa sono cresciuti, segnando +0,7% dopo il +0,5% del terzo trimestre. Complessivamente, però, il pil degli Stati uniti nel 2011 e' aumentato dell'1,7% dopo il +3,0% del 2010. Il Giappone, invece, negli ultimi tre mesi dello scorso anno ha registrato una crescita negativa dello 0,6% dopo il +1,7% del trimestre precedente. Nel 2011, però, il pil giapponese si è complessivamente contratto dello 0,9%, dopo il +4,4% del 2010.

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