Fisco: maxi operazione Gdf in Ciociaria, 110 milioni evasi e 16 denunce (2)
Cronaca
(Adnkronos) - Gli autori della frode, che operavano nel settore dell'informatica, avevano costituito una societa', con sede dichiarata in Bologna, priva di qualsiasi struttura organizzativa e imprenditoriale, con il compito di assumere cartolarmente gli obblighi fiscali derivanti dall'acquisto di prodotti in ambito comunitario, senza applicazione di Iva e dalla successiva rivendita ad operatori nazionali, con applicazione di Iva, omettendo la presentazione delle dichiarazioni annuali e il versamento delle relative imposte. Tale societa' in realta' ha movimentato soltanto le fatture, in quanto i prodotti di informatica partivano dalle societa' estere in ambito comunitario e raggiungevano direttamente i clienti nazionali, i quali grazie all'interposizione cartolare della societa' bolognese (c.d. cartiera) hanno potuto beneficiare, in maniera indebita, della detrazione dell'Iva. Al fine di rendere piu' difficoltosa l'individuazione della frode, i responsabili hanno utilizzato anche altre societa' cartiere e per far perdere le proprie tracce, hanno nominato come amministratore unico, un cittadino inglese resosi irreperibile, trasferendo poi in Portogallo la sede della societa'. Gli accertamenti bancari eseguiti nei confronti delle societa' cartiere, hanno consentito di quantificare l'ammontare della frode fiscale realizzata attraverso le fatture false, in circa 41 milioni di euro, cui afferisce un'Iva di oltre 8 milioni di euro. Al termine delle operazioni di verifica, sono state contestate, oltre alle fatture false, elementi di reddito non dichiarati per oltre 11 milioni di euro ed un'Iva evasa di circa 2.800.000 euro e sono stati denunciati alla competente Autorita' Giudiziaria 7 persone responsabili. (segue)