Tav: Caselli, potenziare strutture di contrasto ad infiltrazione mafiosa
Cronaca
Roma, 7 mar. (Adnkronos) - ''Giusto denunciare le infiltrazioni ma non possiamo fermare tutti i cantieri''. Lo sottolinea il procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, in un'intervista al quotidiano 'la Repubblica'. Caselli si dice ''sostanzialmente d'accordo'' con Roberto Saviano sulla denuncia di possibili infiltrazioni mafiose nel Tav. ''Ancor prima che da magistrato lo chiedo da cittadino: se esistono questi pericoli che denuncia ed occorrono rimedi nel frattempo che si fa? Conviene rinunciare a priori a questa o quell'opera, e non mi riferisco necessariamente al Tav la cui costruzione tra l'altro non e' ancora cominciata, ancorche' ritenuta utile perche' ci sono i rischi che Saviano denuncia? Cosi' facendo non si determina una sostanziale rinuncia al controllo del territorio e all'economia?''. ''Rinunciando alle opere per timore delle infiltrazioni mafiose -continua Caselli- si realizzerebbe una sorta di dismissione di ogni responsabilita' politica ed economica. Vi sarebbe di fatto un'abdicazione rispetto a funzioni fondamentali dello Stato''. Caselli e' convinto della necessita' di ''un potenziamento delle strutture di contrasto all'infiltrazione mafiosa invece che smantellare i pool di specializzazione per ultra decennalita'. Credo -osserva- che vadano migliorati anche i meccanismi di assegnazione degli appalti e i controlli. Compito -precisa- che pero' non spetta alla magistratura ma alla politica e all'amministrazione''.