Gas: Forte (Cgil), occorreva altra area e British ha cercato di aggirare norme (2)
Economia
(Adnkronos/Labitalia) - E Forte sottolinea che l'occasione, poi svanita, di impiantare il rigassificatore, sarebbe stata una spinta al lavoro: "Stiamo parlando di occupazione che si sarebbe sviluppata: e' chiaro che potevano sorgere molte opportunita'". Il problema, continua il segretario, e' che il rigassificatore sarebbe sorto "in un territorio fortemente compromesso dal punto di vista dell'impatto ambientale, con un'invasivita' eccessiva per la salute". "Pensare che Brindisi lo potesse sopportare, con un rischio ambientale non di inquinamento, ma per i rischi connessi, ci sembrava e ci sembra cosa eccessiva". Questa situazione "si poteva evitare e -sottolinea Forte- c'erano e ci sono le condizioni per trovare un nuovo sito; altre aree portuali di Brindisi in cui era possibile trovare una collocazione piu' adeguata, che portasse meno rischio in caso di esplosione o incendi". Infine, oltre ai rischi, Forte indica, come un problema, la questione relativa "all'impatto sul volume dei traffici di navi che accedono al porto; navi con stazze anche rilevanti, che sarebbero dovute arrivare -conclude- nel cuore della citta'".