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Cassazione: Tedesco puo' tornare a commettere reati grazie al ruolo politico

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Politica

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Roma, 7 mar. (Adnkronos) - Alberto Tedesco, ex assessore alla sanita' in Puglia, ex Pd e attuale senatore del Gruppo misto "puo' tornare a commettere reati dal momento che continua a mantenere relazioni e rapporti con burocrati e funzionari rimasti all'interno dell'amministrazione sanitaria grazie al suo ruolo poltico di senatore". In questo modo la Sesta sezione penale spiega il perche', lo scorso 16 dicembre, ha respinto il ricorso di Tedesco accusato di associazione a delinquere nell'ambito dell'inchiesta sulla sanita' in Puglia. In particolare, la Suprema Corte fa notare che "si e' rilevato come il pericolo di reiterazione nei reati e' rappresentato dai dimostrati collegamenti e interessi che l'indagato ha con la Aesse Hospital, societa' operante nel settore della sanita' e facente capo alla famiglia Tedesco". In pratica, la Cassazione, facendo proprie le motivazioni del Tribunale di Bari dell'aprile 2011, osserva che "le dichiarazioni relative all'esistenza di una sorta di 'manuale Cencelli 'per le nomine dei dirigenti, che seguivano le indicazioni provenienti dalla politica, e di un sistema di spartizione degli applati tra imprenditori in ragione dei loro legami politici, non ricevono conferma e riscontro solo da una conversazione intercettata il 29 gennaio 2009". In conclusione, piazza Cavour osserva che "l'ordinanza ha coerentemente motivato sui gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato, dimostrando, allo stato, l'esistenza di un contesto associativo, capeggiato da Tedesco, finalizzato all'acquisizione della gestione e del controllo di concessioni, autorizzazioni, appalti e servizi pubblici per la realizzazione di profitti e vantaggi ingiusti, anche a favore di imprenditori utilizzati per sostenere la propria campagna elettorale". Nei confronti del senatore confluito al Gruppo misto, il Parlamento ha sempre negato l'autorizzazione a procedere.

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