Terrorismo: Appello Milano, no prove contro tunisino Nasri
Cronaca
Milano, 7 mar. (Adnkronos) - Terrorista per gli americani ma non in Italia. E' la 'sorte' Riad Nasri, il tunisino assolto dalle accuse a Milano dopo aver passato anni in carcere a Guantanamo. Il fatto che ''Nasri fosse un terrorista internazionale, che potrebbe ricavarsi dall'essere stato fatto prigioniero dagli americani in Afghanistan e detenuto a Guantanamo, non e' sufficiente a provare quelle condotte di reclutamento, coordinamento, addestramento dei terroristi che transitavano nel nostro Paese'', che gli venivano contestate. Lo scrivono i giudici della prima Corte d'Assise d'Appello di Milano che hanno assolto e scarcerato il tunisino Riad Nasri che, dopo aver passato 8 anni nella base militare americana e aver subito, stando ai suoi racconti, torture, era stato trasferito in carcere in Italia e condannato in primo grado a 6 anni. Il presunto terrorista tunisino era stato consegnato all'Italia in base ad un accordo con gli Usa nel novembre 2009. Secondo l'accusa, Nasri avrebbe fatto parte tra il 1997 e il 2001 di una 'cellula' legata al Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento, con base anche a Milano e che reclutava martiri destinati ai paesi in guerra. Il tunisino e' stato assolto lo scorso 6 febbraio con la formula che ricalca la vecchia insufficienza di prove, scarcerato e trasferito in un centro di accoglienza a Roma, in attesa di essere espulso. Nelle motivazioni, la Corte di Milano spiega che ''non sono emersi necessari collegamenti tra l'attivita' asseritamente svolta dal Nasri in Afghanistan (che puo' essere data per pacifica) e coloro che dall'Italia si recavano per essere addestrati, per poi rientrare nel nostro Paese con falsi documenti''.