Cassazione: filmo' gli amanti nell'amplesso, condannato '007'
Cronaca
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - Filmo' gli amanti nel momento dell'amplesso. Per questo la Cassazione ha convalidato una pena per interferenze illecite nella vita privata (nella sentenza 9235 non e' precisata l'entita' della condanna per il reato che prevede dai sei mesi ai quattro anni) nei confronti di un investigatore privato della capitale, M.M., che era stato assunto da un marito tradito affinche' riprendesse il tradimento della moglie. Entrato nella casa dell'amante di lei - a quanto ha riferito lo '007' con il suo consenso - aveva azionato la telecamera riprendendo il rapporto sessuale tra la donna e l'amante, e cedendo poi il filmato al marito dal quale aveva ricevuto l'incarico di provarne la infedelta' coniugale. Spiega la Suprema Corte che la condotta in questione va oltre la violazione di domicilio, in quanto "nel caso della interferenza nella vita privata viene insidiata" anche "la riservatezza delle condotte individuali o sociali (dunque dei rapporti umani) che in tali luoghi si svolgono". La vicenda si e' svolta nella capitale e l'investigatore era gia' stato condannato sia dal Tribunale che dalla Corte d'appello di Roma (febbraio 2011) per il reato punito dall'art. 615 bis c.p.. Inutile il ricorso della difesa in Cassazione, volta ad attenuare la posizione sulla base del fatto che l'uomo si sarebbe intrufolato nella casa dell'amante della donna con il suo consenso. La Quinta sezione penale ha bocciato il ricorso e, facendo notare che il comportamento dell'investigatore ha "violato i rapporti umani", ha considerato legittima la non concessione delle attenuanti generiche data "la gravita' del fatto e i precedenti dell'imputato". L'investigatore dovra' anche rimborsare le spese processuali (1.200 euro) sostenute dalla donna ripresa in casa con l'amante, costituitasi parte civile.