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Palermo: procuratore, brogli primarie possono condizionare elezioni

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Cronaca

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Palermo, 9 mar. - (Adnkronos) - ''E' vero che le primarie di domenica non sono elezioni vere e proprie ma un certo senso sono preparatorie alle amministrative del prossimo 6 maggio a Palermo''. Lo ha detto il procuratore capo di Palermo Francesco Messineo che, incontrando i giornalisti, ha voluto chiarire alcuni frangenti dell'inchiesta sui presunti brogli alle primarie del centrosinistra di domenica scorsa. Messineo non esclude, quindi, che le presunte irregolarita' riscontrate domenica scorsa nel seggio dello Zen potrebbero condizionare le amministrative. ''Attraverso le primarie -spiega Messineo- si disegna comunque il contesto delle elezioni di maggio e per me il nesso causale tra primarie ed elezioni amministrative e' piuttosto chiaro. Il procuratore capo, che coordina l'inchiesta insieme con il procuratore aggiunto Maurizio Scalia e il pm Gianluca De Leo, parlando dei quasi 60 certificati elettorali sequestrati alla rappresentante di lista del vincitore delle primarie Fabrizio Ferrandelli, e che e' indagata per reati elettorali, ha sottolineato: ''Non sono semplici certificati che esauriscono il loro valore in una sola elezione, ma tessere utilizzabili in varie consultazioni elettorali. L'acquisire senza motivo apparente tutti questi certificati elettorali facendo incetta va verificato con attenzione''. Quando i giornalisti gli fanno notare che Francesca Trapani, l'indagata, si e' giustificata parlando di deleghe ricevute dai cittadini dello Zen, Messineo ha ribadito: ''Saranno state deleghe ma ci vuole una seria giustificazione per questo accumulo di tessere. Si tratta certamente di un fatto anomalo''. (segue)

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