Sardegna: Cgil-Cisl-Uil, martedi' sciopero contro 'crisi senza precedenti'
Economia
Cagliari, 11 mar. - (Adnkronos) - ''Martedi' 13 marzo scenderanno in piazza a Cagliari migliaia di lavoratori per denunciare una crisi industriale e produttiva senza precedenti, per chiedere che la vertenza lavoro della Sardegna diventi un problema nazionale del Governo''. Lo comunicano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Sardegna, Enzo Costa, Mario Medde e Francesca Ticca, in merito allo sciopero generale organizzato di sindacati per martedi' prossimo 13 marzo. ''Un segnale pero' che riguarda anche la Regione Sardegna - proseguono -, che deve assumere immediatamente la questione produttiva e industriale come una priorita' per rilanciare l'economia sarda''. In preparazione dello sciopero e della manifestazione di martedi', Cgil, Cisl e Uil hanno tenuto le assemblee dei delegati dei settori produttivi e dei servizi a rete di tutti i territori dell'Isola. Lo sciopero ''segue una lunga fase di mobilitazione di lotta dei lavoratori sardi che denunciano l'inconcludenza dell'iniziativa del Governo e della Regione sulle vertenze delle aree industriali in crisi e l'assenza di provvedimenti e risorse finanziarie per rilanciare l'industria, l'agricoltura e l'economia sarda''. Gli obiettivi del 13 riguardano il riconoscimento da parte del Governo dello status di insularita', il rafforzamento delle infrastrutture materiali e immateriali, la continuita' territoriale delle persone e delle merci, il potenziamento del sistema agroindustriale sardo. ''E infine - sostengono Costa, Medde e Ticca - i dati della crisi che sollecitano quell'impegno verso la Sardegna assunto per la Sardegna anche dal Presidente della Repubblica: 30.000 posti di lavoro negli ultimi 4 anni nei settori produttivi, 100.000 lavoratori che utilizzano tutta la varieta' degli ammortizzatori sociali su una forza lavoro di meno di 600.000 unita', un tasso di disoccupazione giovanile che con il fenomeno dello scoraggiamento riguarda un giovane su due, 50.000 giovani senza alcun sostegno al reddito''. ''Ecco perche' - concludono -, ancora una volta, i lavoratori sardi non vogliono arrendersi alla ineluttabilita' della crisi e chiamano anche le istituzioni locali dell'Isola a sostenere le lotte e l'impegno del sindacato''.