Azioni Lazio, per Lotito condanna ridotta in appello a 18 mesi per aggiotaggio
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Milano, 12 mar. (Adnkronos) - Il patron della Lazio, Claudio Lotito, è stato condannato dalla corte d'appello di Milano a un anno e sei mesi di reclusione per aggiotaggio informativo e manipolativo e ostacolo alle autorità di vigilanza. Con lui è stato condannato anche l'imprenditore Roberto Mezzaroma: per lui il verdetto è di un anno e due mesi per le medesime accuse rivolte a Lotito. Sia per Lotito che per Mezzaroma i giudici dell'Appello hanno ridotto la sentenza di primo grado di sei mesi: davanti al Tribunale, infatti, due anni fa, il patron della Lazio era stato condannato a 2 anni e Mezzaroma a un anno e otto mesi. Ridotte anche le multe: Lotito dovrà versare 40.000 euro (in primo grado erano 65.000) e l'imprenditore 30.000 (55.000 davanti al Tribunale). Al centro della causa vi è la compravendita dei titoli della società calcistica e un presunto accordo occulto per evitare il lancio dell'Opa. Secondo l'accusa, infatti, tra Lotito e Mezzaroma ci sarebbe stato un accordo "interpositorio" che il 30 giugno 2005 ha portato l'imprenditore Mezzaroma ad acquistare il 14,6% di azioni della società biancoceleste per conto di Lotito. In questo modo il patron della Lazio non sarebbe risultato titolare del pacchetto in base al quale avrebbe dovuto lanciare l'Opa, perché "sforato" il 30%. Secondo l'accusa quindi, Lotito e Mezzaroma, in questo modo, avrebbero realizzato "una rappresentazione ingannevole al mercato, occultando un accordo e la vera identità del titolare delle azioni".