Lamolinara, Terzi assicura: "Da Gb nessun timore per nostra opposizione a blitz"
Esteri
Roma, 13 mar. (Adnkronos) - Nel corso del recente incontro a Copenaghen il ministro degli Esteri britannico William Hague ha assicurato della "non intenzionalita'" della decisione di Londra di non avvertire in anticipo Roma dell'avvio del blitz in Nigeria per liberare Chris McManus e Franco Lamolinara. Lo ha riferito nel suo intervento al Senato il ministro degli Esteri Giulio Terzi, aggiungendo che la decisione britannica e' stata determinata dalla "situazione sul terreno" e non "per timore" da parte britannica che "da parte nostra ci si sarebbe opposti al blitz". "C'e' una forte volonta' del governo di fare chiarezza", precisa poi Terzi, che aggiunge: "La prima comunicazione da parte britannica riguardo all'avvio del blitz in Nigeria per la liberazione di Franco Lamolinara e del suo collega Chris McManus e' stata fatta all'Italia alle 11.30 dell'8 marzo, a operazione già avviata. "Al momento dei due colloqui -ha aggiunto il titolare della Farnesina- l'ambasciatore Prentice sapeva che l'operazione era gia' stata decisa, che probabilmente era in corso, ma non era al corrente dei dettagli operativi. L'ambasciatore Prentice veniva informato dell'esito dell'operazione solo successivamente all'incontro con l'ambasciatore Massolo, con il quale riprende contatto a partire dalle 15,30, aggiornandolo e confermando il decesso, purtroppo, dei due ostaggi". "E' intorno alle ore 16 -ha proseguito Terzi- che il primo ministro, Cameron, chiama il Presidente del Consiglio" per comunicargli che "l'operazione condotta dalle forze di sicurezza nigeriane, con il sostegno operativo di quelle britanniche, intesa a liberare gli ostaggi, si era purtroppo conclusa cosi' tragicamente". Dopo il fallito blitz, conclude poi Terzi, il premier britannico David Cameron ha "manifestato il suo personale rammarico e le sue condoglianze in una lettera indirizzata direttamente alla signora Lamolinara".