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Palermo: Cgil, aumento tasse non per salvare Gesip ma i conti del Comune

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Economia

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Palermo, 13 mar. - (Adnkronos) - "L'aumento delle tasse non servira' per salvare Gesip ne' le altre partecipate, ma per mettere in equilibrio il bilancio del Comune di Palermo, che viene ulteriormente aggravato da circa 100 milioni di tagli dei governi nazionale e regionale e di circa 18 milioni di euro di ulteriori spese. Forse per Gesip si riuscira' a intervenire per garantire gli stipendi per un altro mese ma niente piu'". Lo dice il segretario della Cgil di Palermo, Maurizio Cala'. Per il sindacato la situazione e' giunta a un punto limite. "Ci rendiamo conto che c'e' una situazione grave - dice Cala' -: la Cgil e' contraria a qualunque ipotesi di dissesto finanziario, ma d'altra parte non e' neanche possibile che tutti i disastri in questa citta' alla fine debbano essere pagati dai soliti contribuenti". La Cgil per non far gravare l'aumento delle aliquote sui cittadini meno abbienti chiede forme progressive di tassazione. "Cosi' le tasse non ricadranno alla stessa maniera su tutti - spiega Cala' -. Sia per Irpef che per Imu chiediamo fasce esenti per tutelare i redditi bassi e chiediamo che al Comune si affronti non solo il bilancio di palazzo delle Aquile, ma il bilancio consolidato di Palermo e delle societa' partecipate in una forma strutturale, che non sia solo quella di alzare un poco le tasse ma di riordinare in modo piu' complessivo il sistema dell'economia pubblica di questa citta'".

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