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Lecce: chiedeva soldi spacciandosi per zia ragazzina ammalata, va in carcere (2)

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Cronaca

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(Adnkronos) - Non c'era alcune legame di parentela con la ragazza tanto che la donna ignorava la vera patologia di cui soffriva. Proprio l'errore sul quadro clinico le fu fatale. Infatti una persona di Tricase che aveva seguito la storia della giovane in televisione, dopo aver contribuito alla nobile causa, fu assalita dai dubbi e chiamo' alcuni suoi conoscenti, parenti del papa' della paziente dai quali ebbe la conferma non solo che la patologia era un'altra ma anche che mai nessun tipo di raccolta 'porta a porta' era stata organizzata dai familiari, ne' da altre associazioni interessate al caso. Immediatamente la benefattrice avviso' i militari della Compagnia di Tricase i quali, dopo aver battuto palmo a palmo le vie del comune salentino, rintracciarono la signora Frisco mentre stava raccogliendo denaro fra ignari cittadini. Portata in caserma e perquisita, fu trovata in possesso di oltre mille euro in contanti dei quali non seppe giustificare ne' il possesso ne' la provenienza e che, pertanto, le furono sequestrati mentre venne denunciata in stato di liberta' per truffa aggravata e continuata. L'attivita' di raccolta andava avanti da molto tempo e si era svolta in diversi comuni della provincia di Lecce.

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