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Ogm: Greenpeace, Clini faccia ministro Ambiente non del biotech

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Economia

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Roma, 15 mar. - (Adnkroos) - ''Che il Ministro dell'Ambiente non sappia distinguere fra incroci e Ogm, definendo il riso Carnaroli o la cipolla di Tropea come Ogm, la dice lunga sul livello di disinformazione che esiste e che si vuole perpetuare sul tema degli Ogm''. Ad affermarlo in una nota e' Federica Ferrario, responsabile della campagna Ogm di Greenpeace in risposta alle dichiarazioni odierne del Ministro. Cosa ha rappresentato la gestione Clini sugli Ogm, rileva l'associazione ambientalista, ''e' facilmente intuibile dai dati sui rilasci sperimentali in Italia. Nel '99, ultimo anno in cui le sperimentazioni Ogm sono state affidate al controllo della Direzione Generale del Dottor Clini, le sperimentazioni erano 182, per un totale di 121 ettari. Nel momento in cui sono iniziate invece valutazioni e controlli seri sui dossier, il numero e la superficie occupata e' crollato drasticamente a 38 sperimentazioni e 3,87 ettari nel 2000. E' stata la fine di una gestione da far west delle sperimentazioni''. I prodotti Ogm resistenti a sostanze chimiche, rileva Greenpeace, ''stanno causando lo sviluppo di piante infestanti diventate a loro volta resistenti agli erbicidi. Questo costringe gli agricoltori che ne fanno uso a ricorrere a quantita' sempre maggiori di erbicidi e sostanze tossiche sulle coltivazioni. Gli Ogm che dovrebbero fornire protezione dai parassiti stanno andando nella stessa direzione, come il cotone Bt, che ha causato il diffondersi di un super-parassita negli Stati Uniti, o il mais Bt che sempre negli Usa ha perso la resistenza ai parassiti e porta gli agricoltori a utilizzi sempre maggiori di insetticidi''. (segue)

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