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Ogm: Coldiretti Sicilia, parole Clini provocano enormi danni a prodotti Isola

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Economia

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Palermo, 15 mar. - (Adnkronos) - "La vite nero d'Avola e' un marchio che offre alla Sicilia un elemento distintivo. E' un valore aggiunto del patrimonio agricolo che non ha nulla a che spartire con gli Ogm. La sua origine si perde nella notte dei tempi: fu importata dai greci, da loro deriva anche il tipo di allevamento a 'bassa ceppaia'. Solo nell'Isola viene coltivato in circa 20 mila ettari". E' quanto afferma la Coldiretti siciliana in riferimento all'intervista rilasciata dal ministro per l'Ambiente Corrado Clini al Corriere della Sera di oggi, dove mostra "una preoccupante apertura agli organismi geneticamente modificati". Secondo il ministro la vite nero d'Avola, il pomodoro San Marzano o la cipolla di Tropea, solo per citarne alcuni, sono stati ottenuti grazie agli incroci e con la mutagenesi sui semi. "Si comprende bene - prosegue la Coldiretti - che simili affermazioni possono provocare gravissimi danni al sistema agricolo italiano e siciliano che si basa invece proprio sulla genuinita' e sulla salubrita' dei prodotti. Non e' assolutamente pensabile riaprire un dibattito che svia soltanto dai veri problemi dei tanti comparti agricoli". ''Piuttosto che investire o ipotizzare investimenti su organismi geneticamente modificati bisogna attuare delle politiche di sviluppo e di crescita basate sulle tante potenzialita' del made in Italy" concludono il presidente e il direttore della Coldiretti, Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione.

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