Da Antitrust multe per oltre 4 mln di euro agli agenti marittimi del Porto di Genova
Economia
Roma, 16 mar. - (Adnkronos) - Sanzioni per oltre 4 milioni di euro per un cartello segreto messo in atto dagli agenti marittimi e dalle associazioni di categoria del settore attive a Genova e durato oltre 5 anni. Le ha deliberate l'Antitrust multando 15 societa' attive nel settore dei servizi di agenzia marittima e le due associazioni di categoria Assagenti e Spediporto, che costituiscono, rispettivamente, la principale associazione di categoria degli agenti marittimi e la piu' rappresentativa associazione di categoria degli spedizionieri sul territorio nazionale. E' stata invece esentata dalla sanzione, secondo quanto comunica la stessa Autorita', la societa' Maersk Italia, appartenente all'omonimo gruppo danese, che grazie alla sua domanda di clemenza e alla documentazione presentata ha permesso all'Autorita' di scoprire il cartello. Ridotta del 50% la sanzione alla societa' Hapag Lloyd Italy che, seconda in ordine di tempo nel presentare la domanda di clemenza, ha fornito all'Autorita' ulteriori documenti utili all'istruttoria. L'intesa, durata quantomeno dal febbraio 2004 fino a tutto il dicembre 2009, ha riguardato la fissazione dei corrispettivi dei servizi di agenzia (predisposizione ed emissione di documenti quali, ad esempio, le polizze di carico per le merci in esportazione ed i cd. buoni di consegna per le merci in importazione), i ''diritti fissi'', in violazione dell'articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea. ''Il cartello sanzionato - sottolinea l'Antitrust - ha avuto un impatto di rilievo sul mercato del trasporto marittimo'' al di la' dunque del porto di Genova. ''Nonostante alle riunioni abbiano partecipato operatori attivi per lo piu' nel porto di Genova, numerosi documenti acquisiti nel corso dell'istruttoria dimostrano la valenza di valore 'di riferimento' dei prezzi concordati nelle transazioni in altri porti del Mediterraneo, quali Gioia Tauro e La Spezia e in genere nel sistema portuale italiano'', osserva infatti l'Antitrust. Le informazioni fornite dalle due societa' 'pentite' hanno permesso agli uffici dell'Antitrust di effettuare ispezioni 'mirate', grazie alle quali e' stata acquisita ulteriore documentazione a prova dell'intesa. In particolare, secondo l'Antitrust, e' stata attuata un'intesa unica e complessa: da un lato, nel corso di una serie riunioni nell'ambito della Commissione Portuale le imprese coinvolte si sono coordinate per fissare i corrispettivi per diritti fissi e, dal 2008, il connesso sconto di fidelizzazione da applicare agli spedizionieri (profilo orizzontale dell'intesa); dall'altro, Assagenti e Spediporto si sono fatte carico di trasfondere negli accordi del 2004 e del 2007 l'intesa stabilita tra le societa', 'raccomandando' con una serie di circolari, il rispetto degli accordi stessi (profilo verticale dell'intesa). Nel determinare le sanzioni l'Autorita' ha tenuto conto dei diversi comportamenti tenuti dalle singole imprese nel corso dell'intesa e del loro grado di collaborazione nel corso dell'istruttoria.