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Libri: 'Lumen', un omicidio nella Cracovia del Terzo Reich

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Cultura

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Palermo, 16 mar. - (Adnkronos) - 'Lumen' (Sellerio editore Palermo, 432 pagg., 14 euro), e' la storia di un omicidio anomalo nella Cracovia del Terzo Reich. L'autore, Ben Pastor, racconta nel libro, in questi giorni in libreria, la Polonia del 1939, durante i primi mesi dell'occupazione nazista. All'improvviso, un misterioso assassino spezza la vita di Maria Kazimierza, madre superiora dello stesso convento. L'omicidio della badessa suscita un grave imbarazzo sia nelle autorita' tedesche che nel clero polacco. Madre Kazimierza, infatti, era molto di piu' di una semplice suora: aveva ricevuto le stimmate e dato prova di una miracolosa capacita' profetica, al punto da guadagnarsi la venerazione spontanea del popolo. La vittima aveva ricevuto le stimmate, la visitavano visioni e compiva rari miracoli. La «Badessa Santa» era diventata l'oggetto di un culto disperato da parte della popolazione, stretta nella morsa del controllo della Wehrmacht. Incaricato delle spinose indagini e' un giovane e aristocratico capitano, Martin von Bora. Presto si rende conto dell'incrocio sul capo della vittima di interessi diversi. Come possibile simbolo nazional-religioso, la Gestapo aveva aperto sul conto di lei un fascicolo, intitolato Lumen, luce; d'altra parte, il Vaticano aveva un inviato sul luogo con l'incarico di verificare la fedelta' dei prodigi. Lo stesso superiore di Bora frequentava la suora nella speranza della guarigione del figlio. Inoltre, un denso, suggestivo mistero gli sembra proteggere quell'immagine di donna benedetta. L'ufficiale si trova impegnato su due fronti: da militare e' coinvolto nella ferocia delle operazioni belliche. Da investigatore entra nelle pieghe piu' intime dell'ambiente religioso e civile polacco e negli odi latenti che dividono i tedeschi. E in entrambi gli impegni, dolorosamente lo corrode il dubbio e lo tormenta l'anima divisa tra l'obbedienza, che crede di dovere come appartenente all'antica nobilta' guerriera, e il senso personale di giustizia coltivato da un'educazione umanistica.

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