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Libri: una riflessione impetuosa nel 'Diario di un giudice' di Troisi (2)

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Cultura

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(Adnkronos) - Diario di un giudice usci' nel 1955 nei 'Gettoni', celebre collana diretta da Elio Vittorini per Einaudi e, come sovente succedeva con le opere di denuncia nel nostro paese, l'autore fini' nei guai. Per averlo scritto, "diffamando la magistratura", il giudice Dante Troisi fu sottoposto a provvedimento disciplinare e sanzionato con una "censura". Elio Vittorini interpreto' il testo sottolineando il suo essere specchio di una «societa' primitiva, impetuosa e insieme come stupefatta di non riuscire ad avere altro di civile che avvocati e giudici». Tra testimonianza e finzione, il libro si presenta al lettore come un diario nel vero senso della parola, in cui un uomo che di mestiere giudica gli altri, destinato per ufficio a una cittadina meridionale, riversa giorno per giorno, a ciglio asciutto, dal lunedi' alla domenica, tutto cio' che gli capita, nel lavoro, in famiglia, tra colleghi, in citta'. E cio' che succede nella sua coscienza.

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