Benigni show al Quirnale: "Sono pronto a 'settennato tecnico'"
Politica
Roma, 17 mar. (Adnkronos) - "Sono pronto, a disposizione, se volete, per un settennato tecnico...". E' il solito, irresistibile Roberto Benigni, quello che scherza con il Capo dello Stato, seduto in prima fila nel Salone dei Corazzieri al Quirinale, per la cerimonia di chiusura delle celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia. Un Benigni capace anche di commuoversi quando legge qualche passaggio delle lettere di tre giovani della Resistenza, condannati a morte. L'ultima è di un ragazzo di 29 anni che scrive le sue ultime parole alla madre 'il tuo bambino muore senza paura'. ''Ci sono bambini che hanno donato la vita per noi, c'è voluta tutta questa morte e questo orrore perché si potesse arrivare a scrivere queste parole'', dice il grande attore toscano con la voce rotta dall'emozione. Prima di sfogliare alcune delle pagine più intense e profonde delle due guerre mondiali, Benigni incanta la platea con le sue battute, come quella sulla 'paccata', "come si usa dire oggi", sottolinea ironizzando sulle parole del ministro Fornero, di fogli che ha portato con sé. O come quella sull'intuizione europeista di Garibaldi, che immaginava un mondo nuovo, migliore di quello che fino a quel momento aveva scritto la storia: "come Imagine di John Lennon. Ecco, Garibaldi l'ha detto molto prima di lui, nel 1860". Oppure come, appena posizionatosi davanti al microfono per il suo intervento, ha rivelato che sarebbe voluto fare il suo ingresso al Quirinale "a cavallo, ma purtroppo non era possibile". O come quando ha ricordato Cavour, definito "il grande tessitore. Peccato che poi, nel corso dei decenni, si è passati dai grandi tessitori ai grandi tassatori...".